La casa di Bruno Zwahlen a Kehrsatz (Berna), nel cui congelatore è stato ritrovato il cadavere di sua moglie all'inizio dell'agosto 1985. Foto scattata nell'aprile 1993.
Ritratto di Christine Zwahlen, assassinata nell'estate 1985.
Bruno Zwahlen in carcere per l'omicidio della moglie. Foto scattata il 17 aprile 1991 nel cortile della prigione di Thorberg, a Krauchtal (Berna).
Thorberg, a Krauchtal (Berna), 1991.
Dopo la scarcerazione, Bruno Zwahlen risponde alle domande dei giornalisti durante una conferenza stampa. Foto scattata il 20 aprile 1991.
Bruno Zwahlen, a sinistra, parla con Verena Sala, dell'associazione «Giustizia per Bruno Zwahlen». Foto scattata durante la conferenza stampa del 20 aprile 1991.
Davanti ai media, 20 aprile 1991.
Bruno Zwahlen lascia la Corte suprema del Canton Berna dopo la sua assoluzione, il 29 maggio 1993.
Bruno Zwahlen, al centro, fotografato in compagnia di Peter Saluz, a sinistra, e di Eva Saluz, a destra, il 1° giugno 1993. Bruno Zwahlen è stato assolto il 29 maggio 1993.
La Cassazione della Corte suprema del Canton Berna ha rigettato la domanda di ricorso contro Bruno Zwahlen presentata dal procuratore bernese Heinz W. Mathis nel gennaio 1996 in ragione di presunte «nuove informazioni sull'arma del delitto».
Bruno Zwahlen è tornato quindi ad essere un uomo libero e l'assassinio di sua moglie, commesso più di 12 anni prima, rimane un caso insoluto.
Seguito dai giornalisti, Bruno Zwahlen fa il suo ingresso nell'edificio della Corte suprema del Canton Berna, dove stava per riprendere il processo per l'omicidio di Kehrsatz, commesso nel 1985. Foto scattata il 14 aprile 1993.
Il caso Bruno Zwahlen (foto d'archivio del 1993) stava per entrare in una nuova fase. Il 2 giugno 1997, un sellaio di Kehrsatz dovette rispondere delle proprie azioni davanti al tribunale distrettuale di Berna-Laupen. L'uomo era accusato di falsa testimonianza durante il secondo processo a Bruno Zwahlen.
Bruno Zwahlen: l'omicidio di Kehrsatz
La casa di Bruno Zwahlen a Kehrsatz (Berna), nel cui congelatore è stato ritrovato il cadavere di sua moglie all'inizio dell'agosto 1985. Foto scattata nell'aprile 1993.
Ritratto di Christine Zwahlen, assassinata nell'estate 1985.
Bruno Zwahlen in carcere per l'omicidio della moglie. Foto scattata il 17 aprile 1991 nel cortile della prigione di Thorberg, a Krauchtal (Berna).
Thorberg, a Krauchtal (Berna), 1991.
Dopo la scarcerazione, Bruno Zwahlen risponde alle domande dei giornalisti durante una conferenza stampa. Foto scattata il 20 aprile 1991.
Bruno Zwahlen, a sinistra, parla con Verena Sala, dell'associazione «Giustizia per Bruno Zwahlen». Foto scattata durante la conferenza stampa del 20 aprile 1991.
Davanti ai media, 20 aprile 1991.
Bruno Zwahlen lascia la Corte suprema del Canton Berna dopo la sua assoluzione, il 29 maggio 1993.
Bruno Zwahlen, al centro, fotografato in compagnia di Peter Saluz, a sinistra, e di Eva Saluz, a destra, il 1° giugno 1993. Bruno Zwahlen è stato assolto il 29 maggio 1993.
La Cassazione della Corte suprema del Canton Berna ha rigettato la domanda di ricorso contro Bruno Zwahlen presentata dal procuratore bernese Heinz W. Mathis nel gennaio 1996 in ragione di presunte «nuove informazioni sull'arma del delitto».
Bruno Zwahlen è tornato quindi ad essere un uomo libero e l'assassinio di sua moglie, commesso più di 12 anni prima, rimane un caso insoluto.
Seguito dai giornalisti, Bruno Zwahlen fa il suo ingresso nell'edificio della Corte suprema del Canton Berna, dove stava per riprendere il processo per l'omicidio di Kehrsatz, commesso nel 1985. Foto scattata il 14 aprile 1993.
Il caso Bruno Zwahlen (foto d'archivio del 1993) stava per entrare in una nuova fase. Il 2 giugno 1997, un sellaio di Kehrsatz dovette rispondere delle proprie azioni davanti al tribunale distrettuale di Berna-Laupen. L'uomo era accusato di falsa testimonianza durante il secondo processo a Bruno Zwahlen.
È senza dubbio uno dei fatti criminali più noti in Svizzera: nel 1987, Bruno Zwahlen è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio di sua moglie. In seguito, il 29 maggio del 1993, 25 anni fa, l'uomo è stato assolto nell'ambito di un procedimento di revisione. Il fascicolo Zwahlen è stato definitivamente chiuso nel 1998. Ancora oggi continua a persistere una fitta nube di mistero intorno all'efferato omicidio di Christine Zwahlen, 23 anni, avvenuto durante l'estate del 1985.
"Ormai, non resta che sperare che un aiuto del caso riesca a far luce sull'omicidio di Kehrsatz". Queste le parole pronunciate nel 1998, quando il caso, che ha destato molto clamore in tutta la Svizzera, è stato definito chiuso. A fine luglio 1997, la Corte di cassazione della Corte suprema del cantone di Berna aveva già rifiutato di aprire un terzo processo contro Bruno Zwahlen, il marito della vittima. Nel dicembre 1987, Bruno Zwahlen era stato condannato al carcere a vita in seguito a un processo indiziario, ma aveva finito per essere assolto in virtù del principio «in dubio pro reo» nel maggio 1993, nell'ambito del procedimento di revisione. Nel 1987, dopo un processo di diverse settimane, il tribunale aveva dichiarato Bruno Zwahlen, che allora aveva 29 anni, colpevole di aver ucciso sua moglie Christine in maniera brutale e perfida durante l'estate del 1985.
I suoi genitori l'hanno ritrovata morta nel congelatore
Per il tribunale, il suo movente era chiaro: l'uomo voleva sbarazzarsi della moglie per poter vivere liberamente la relazione con la sua amante. Secondo le dichiarazioni fatte dall'amante davanti al tribunale, l'uomo le aveva riferito che non c'era più spazio per la moglie nella sua vita. E le aveva anche manifestato la speranza che la sua amante l'avrebbe aiutata a evolvere socialmente.
Secondo la ricostruzione organizzata dal tribunale, sulla base degli indizi in suo possesso, l'omicidio ha avuto luogo nella notte tra il 26 e il 27 luglio 1985. Il tribunale pensa che l'autore abbia ucciso la vittima a sorpresa, forse durante il sonno. Le avrebbe inflitto delle gravi ferite alla testa con un martello o un oggetto simile, cosa che probabilmente le ha fatto perdere coscienza. La vittima in seguito è stata soffocata, probabilmente con un cuscino. Dopo questo omicidio apparentemente premeditato, l'autore ha spostato il cadavere della vittima nel congelatore, situato nella cantina dell'abitazione. Il suo corpo è stato scoperto solo il primo agosto.
Sono stati i genitori della vittima, che vivevano a Kehrsatz, proprio di fronte al domicilio della giovane coppia, a fare la macabra scoperta. All'epoca, i sospetti si erano immediatamente rivolti sul marito, che era stato arrestato subito. Per il tribunale, non potevano esserci altri sospetti. Per un luogo che presiede alla giustizia, non c'è nulla di più delicato del dover emettere una sentenza sulla base di indizi. Nell'esposizione delle motivazioni, si poteva leggere che il giudizio era «certamente severo, ma perfettamente giustificato per un uomo che aveva ucciso la moglie in maniera così brutale per puro egoismo».
I sospetti di falsa testimonianza smontano le accuse
Il «caso Zwahlen» è stato anche l'affare del procuratore bernese Heinz W. Mathys, che ha tentato per anni — alla fine senza successo — di far condannare Bruno Zwahlen.
«Il sabato, è venuto a chiedermi come si pulivano le macchie di sangue da un materasso»: è su questa frase che Heinz W. Mathys ha fondato la sua ultima accusa. Secondo un testimone, si trattava delle dichiarazioni di un sellaio di Kehrsatz. Quest'ultimo, tuttavia, lui stesso testimone nel processo principale di Bruno Zwahlen, ha negato di aver mai pronunciato queste parole.
È stato accusato di false dichiarazioni e alla fine è stato assolto incondizionatamente il 7 luglio 1997, dopo l'apertura, da parte del procuratore, di un processo di revisione contro l'assoluzione in prima istanza. Se il tribunale l'avesse condannato, il procuratore Heinz W. Mathys avrebbe avuto delle buone ragioni per chiedere l'apertura di un terzo processo contro Bruno Zwahlen. Quel che resta al giorno d'oggi è che l'omicidio di Christine Zwahlen non è ancora stato chiarito.
Una militante Femen svela sul suo petto l'iscrizione «Fascismo, non un passo di più» durante una manifestazione davanti alla sede del partito di estrema destra spagnolo VOX a Madrid, Spagna. (30 aprile 2021)
Un occhio inquisitore... In Nepal, il governo ha deciso di applicare, a partire dal 29 aprile 2021, restrizioni nella valle di Kathmandu poiché il numero di casi di Covid-19 continua ad aumentare.
Dramma. Un ebreo ortodosso osserva alcuni oggetti personali abbandonati... Il più grande raduno in Israele dall'inizio della pandemia di Covid si è trasformato in un incubo. Un incidente ha fatto almeno 44 morti durante un pellegrinaggio ebraico ortodosso nel nord del paese. (30 aprile 2021)
Impressionanti lavori: alcuni operai a lavoro, dopo una frana, per rendere nuovamente percorribile la ferrovia sulla riva destra del Reno, a Kestert, in Germania.
Questo bambino indiano sta facendo un test poiché presenta sintomi: la pandemia di coronavirus sta infuriando in India. Il numero di morti ha superato i 200.000 mercoledì 28 aprile, con più di 3.000 decessi segnalati per la prima volta in 24 ore, secondo i dati ufficiali. (29 aprile 2021)
Orgogliosa del suo paese... Una donna sventola la bandiera cinese durante un raduno per osservare il lancio del modulo centrale Tianhe («Armonia celeste»), azionato da un razzo Lunga Marcia 5B, dal centro di lancio di Wenchang. La Cina ha lanciato il primo dei tre elementi della sua stazione spaziale, la «CSS», la cui costruzione richiederà fino alla fine del 2022 una decina di missioni. (29 aprile 2021)
Chi vuole portarsi a casa un po' di Federer? I calzini che il campione di tennis ha indossato per il Qatar Open 2021 sono esposti alla casa d'aste Christie’s di Zurigo. I vecchi abiti dello sportivo sono stati messi in vendita. Il ricavato sarà interamente versato alla Fondazione Roger Federer, per l'educazione dei bambini. (27 aprile 2021)
Bel colpo! Poliziotti indonesiani dispongono per terra il prodotto di un grosso sequestro in occasione di in una conferenza stampa presso la sede della polizia nazionale a Giacarta. La polizia indonesiana ha confiscato 2,5 tonnellate di metanfetamina in cristalli provenienti da una rete internazionale di narcotraffico operante in Medio Oriente, Malaysia e Indonesia. (28 aprile 2021)
Totalmente autonomo! Un robot prepara una paella in occasione della sua presentazione a Malaga, in Spagna. Questo robot, creato congiuntamente dalle aziende Mimkook e Be robot 5, è in grado di cucinare una paella da solo, senza la supervisione di uno chef. (28 aprile 2021)
I lavori di rimozione della neve sono ancora in corso in vista dell'apertura del passo dell'Oberalp tra Andermatt e Sedrun. (27 aprile 2021)
Alcuni ciclisti si sono goduti il bel tempo primaverile lungo la strada del passo dell'Oberalp... ma anche la vista del paesaggio ancora innevato. (27 aprile 2021)
Ben protetta... Una donna con una mascherina sul volto circola con il suo nutrito seguiti di cagnolini per le strade di Hanoi, in Vietnam. Il ministro della Sanità, Nguyen Thanh Long, ha recentemente messo in guardia contro un'eventuale quarta ondata di Covid-19, poiché la pandemia nei paesi vicini, Cambogia e Laos, si sta aggravando. (27 aprile 2021)
La scultura «Der Manipulator» dell'artista svizzero Markus Meyle viene trasportata in volo al Guschakopf in vista dell'esposizione internazionale d'arte all'aperto «Bad Ragartz» a Bad Ragaz (San Gallo). (26 aprile 2021)
La mostra riunirà 83 artisti di 16 paesi che presenteranno le loro opere a partire dall'8 maggio.
Si torna a scuola! Questi bambini tornano in classe a Parigi dopo la chiusura prolungata della scuola a causa della pandemia di coronavirus. (26 aprile 2021)
In Sassonia (Germania), sono stati accesi dei piccoli fuochi in questo vigneto nella speranza di proteggerlo dalle gelate tardive. (26 aprile 2021)
L'quipaggio di SpaceX, da sinistra a destra, l'astronauta della NASA Megan McArthur, l'astronauta dell'Agenzia spaziale europea Thomas Pesquet, l'astronauta della NASA Shane Kimbrough e l'astronauta della Japan Aerospace Exploration Agency Akihiko Hoshide, lasciano l'Operations and Checkout Building per dirigersi verso la piattaforma di lancio, venerdì 23 aprile 2021, al Kennedy Space Center di Cape Canaveral, Florida. I quattro astronauti della SpaceX Crew dovrebbero partire questo venerdì alle 11:49, diretti alla Stazione Spaziale Internazionale per un soggiorno di sei mesi nell'orbita terrestre.
La cancelliera tedesca Angela Merkel testimonierà questo venerdì, 23 aprile 2021, davanti alla commissione parlamentare d'inchiesta incaricata di fare luce sulla società di pagamento Wirecard, il cui crollo ha causato uno scandalo clamoroso in Germania. Angela Merkel dovrà spiegare perché ha elogiato l'ex fiore all'occhiello della tecnologica tedesca.
Strana creatura: Kong Ning, artista e attivista ambientalista cinese, mostra per le strade della città la sua ultima collezione di abiti ispirati al tema «Abbraccia la terra» in occasione della Giornata della Terra a Pechino. (22 aprile 2021)
Il britannico Giarnni Regini-Moran svolge un esercizio in occasione delle qualificazioni maschili per i Campionati europei 2021 di ginnastica artistica alla St. Jakobshalle di Basilea, in Svizzera. (22 aprile 2021)
Un thailandese in attesa di sottoporsi ad un test gratuito per il COVID-19 al fine di fermare la rapida diffusione della pandemia a Bangkok, in Thailandia. Il governo thailandese ha dichiarato Bangkok e altre province zone di massimo controllo e ha rafforzato le misure sanitarie per contenere il rapido aumento delle infezioni. (22 aprile 2021)
Tornare alla home page