I quattro arrestati nell'ambito dell'inchiesta sulle attività del garage multimarche Cadei in Ticino si professano innocenti.
Tutti respingono gli addebiti. I legali del 62enne proprietario (finito in cella alla pari dei suoi due figli e di una dipendente) ribadiscono che la questione non è di natura penale, ma è solo civile. «L’immatricolazione in Svizzera non costituiva l’aspetto determinante. Fondamentale era il prezzo. Un prezzo inferiore a quello usuale, da cui si poteva tranquillamente desumere che le auto, pur essendo nuove, fossero già state registrate in precedenza» spiegano Yasar Ravi e Luisa Polli.
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