Governo Guerra in Ucraina, la Svizzera riprende le sanzioni dell'UE

mh, ats

28.2.2022 - 15:01

Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis
Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis
Keystone

Alla luce dell'intervento militare russo in Ucraina, la Svizzera ha deciso di riprendere le sanzioni adottate dall'Unione europea (UE) il 23 e 25 febbraio.

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Lo ha annunciato oggi il Consiglio federale, al termine di una seduta straordinaria. Parallelamente il Governo ha riaffermato la sua solidarietà con l'Ucraina e il suo popolo e la volontà di aiutare chi è fuggito dal Paese.

L'aggressione della Russia all'Ucraina è un'aggressione alla sovranità, alla libertà, alla democrazia e alla popolazione civile di una Paese sovrano, ha affermato in conferenza stampa a Berna il presidente della Confederazione Ignazio Cassis, aggiungendo che è inaccettabile sia per il diritto internazionale, che politicamente e moralmente.

«Altre democrazie devono poter contare sulla Svizzera, gli Stati che rispettano il diritto e sostengono i diritti umani devono poter contare sulla Svizzera», ha proseguito Cassis, sottolineando che si tratta di un passo che il Governo non compie alla leggera.

Concretamente, vengono immediatamente bloccati i beni di una serie di persone e società e vengono adottate subito sanzioni finanziarie contro il presidente russo Vladimir Putin, il primo ministro Mikhail Mishustin e il ministro degli esteri Sergey Lavrov.

L'Esecutivo ha anche deciso di sospendere parzialmente l'accordo del 2009 sulla facilitazione del rilascio del visto per i russi. Per consentire alla Svizzera di fornire i suoi buoni uffici portando avanti colloqui e negoziati per la risoluzione del conflitto, i titolari di un passaporto diplomatico potranno continuare a entrare nella Confederazione senza visto.

Il Consiglio federale ha anche deciso di vietare l'ingresso a diverse persone che hanno un legame con la Svizzera e sono vicine al presidente russo. Inoltre, in linea con le chiusure dello spazio aereo in altri Paesi europei, il cielo sopra la Confederazione sarà chiuso a tutti i voli provenienti dalla Russia e a tutti i movimenti di aerei con identificativo russo, ad eccezione dei voli per scopi umanitari, medici o diplomatici, a partire dalle 15.00 di oggi.