Governo CF: proroga «2G», quarantena 5 giorni, pass limitato a 9 mesi

fc, ats

12.1.2022 - 13:45

Il consigliere federale Alain Berset
Il consigliere federale Alain Berset
Keystone

Quarantena e isolamento ridotti a cinque giorni e validità del certificato covid limitata a 9 mesi. Sono le nuove misure proposte dal Consiglio federale nella lotta al coronavirus. Nel contempo, le disposizioni adottate il 17 dicembre vanno prolungate a fine marzo.

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In una nota, il governo evidenzia come nelle ultime settimane i ricoveri e l'utilizzo delle unità di terapia intensiva siano diminuiti, e ciò nonostante l'aumento esponenziale del numero di casi positivi.

Con l'arrivo della variante Omicron, le persone vaccinate o guarite hanno meno probabilità di essere ricoverate rispetto alla Delta. Lo stesso discorso vale per gli ospedalizzati che devono essere trasferiti in cure intense.

Con la variante Omicron, l'intervallo di tempo tra infezione e trasmissione del virus si è inoltre ridotto. Per questo motivo, ma anche per far fronte ai problemi dati dal numero elevato dalle persone finite in quarantena e in isolamento, il Consiglio federale ha deciso di ridurre la loro durata.

A partire da domani, l'isolamento – per chi è risultato positivo al virus, ndr. – passa da dieci a cinque giorni a condizione di non avere più sintomi da almeno 48 ore. I cantoni possono prevedere eccezioni per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento.

Anche la quarantena – per chi è stato in contatto con un positivo, ndr. – viene ridotta a cinque giorni. La quarantena sarà inoltre limitata alle persone che vivono nella stessa economia domestica della persona contagiata, o che hanno avuto contatti regolari e ravvicinati con chi è risultato positivo al test. Sono invece esentate dalla quarantena le persone che hanno ricevuto l'ultima dose di vaccino o sono guarite da meno di quattro mesi. Anche in questo caso i cantoni possono anche concedere eccezioni.

In consultazione pass 9 mesi e proroga «2G»

Allo scopo di evitare il più possibile il sovraccarico delle strutture ospedaliere, il Consiglio federale propone poi – questa misura è stata inviata in consultazione fino a lunedì presso i Cantoni – di prorogare le misure adottate a metà dicembre. Queste prevedono il regime «2G», l'obbligo della mascherina negli spazi chiusi, tranne che per consumare nei bar e ristoranti (ma solo stando seduti). Qualora non fosse possibile (per esempio per le corali o nelle discoteche) viene richiesto il cosiddetto «2G+». Il telelavoro rimane obbligatorio e le riunioni private con non vaccinati o guariti restano limitate a 10 persone. Se la situazione negli ospedali dovesse peggiorare notevolmente, il governo potrà decidere misure di più ampia portata, come la chiusura di attività e l'introduzione di limiti per i grandi eventi.

Il governo nel frattempo vuole anche ridurre da 365 e 270 giorni il periodo di validità di tutti i pass covid. In questo modo si garantisce che il certificato di vaccinazione continui ad essere riconosciuto dall'UE. La misura, anch'essa inviata in consultazione, entrerebbe in vigore il 1° febbraio.

Nella consultazione, l'esecutivo chiede anche il parere dei cantoni su altre questioni, come il divieto dell'insegnamento in presenza per il livello terziario, limitazioni della capienza per le grandi manifestazioni, l'inasprimento dell'obbligo della mascherina, le capacità nei reparti di terapia intensiva, l'obbligo di sottoporsi al test prima dell'entrata in Svizzera per le persone vaccinate o guarite, l'adeguamento della strategia di test a causa del sovraccarico dei laboratori, la rinuncia ai test antigenici rapidi e la revoca delle regole sulla quarantena.