Governo CF: semi-lockdown, ampliate e prorogate chiusure fino fine febbraio

mc, ats

13.1.2021 - 16:14

Il consigliere federale Alain Berset e il presidente della Confederazione Guy Parmelin spiegano le nuove misure per contrastare il coronavirus.
Il consigliere federale Alain Berset e il presidente della Confederazione Guy Parmelin spiegano le nuove misure per contrastare il coronavirus.
Keystone

Nuovo giro di vite del Consiglio federale per contrastare il diffondersi del coronavirus: la chiusura di ristoranti, offerte culturali e impianti sportivi sarà prorogata e da lunedì saranno chiusi anche i negozi che non vendono beni di prima necessità .

Le nuove varianti del virus, molto più contagiose, devono essere contrastate da subito per evitare una terza ondata pandemica che avrebbe conseguenze drammatiche sul sistema sanitario, l'economia e la società.

Proprio per sottolineare la gravità della situazione, gli oratori si sono presentati alla stampa con la maschera di protezione e protetti da pannelli di plexiglas. «Ci troviamo in un momento cruciale nella lotta contro la pandemia e nel sostegno al personale sanitario e agli imprenditori», ha detto il presidente della Confederazione Guy Parmelin.

Non è stata affatto una decisione facile quella di inasprire le misure di protezione, ha assicurato. Il Consiglio federale è cosciente che avrà pesanti conseguenze, ma è necessario uno sforzo supplementare in questa fase per salvaguardare l'economia e mantenere la prosperità anche in futuro. «Con nuove misure abbiamo la possibilità di ridurre i casi e lasciarci questo periodo difficile alle spalle, una volta per tutte», ha concluso il presidente della Confederazione esortando tutti a rispettare le disposizioni.

Evitare terza ondata

Il numero delle infezioni rimane a un livello alto e, nonostante le limitazioni finora introdotte, non è stato possibile osservare una chiara tendenza al ribasso. «C'è anche un'altra brutta notizia: lo sviluppo di una nuova variante del coronavirus, dal 50 al 70% più contagiosa rispetto a quella normale», ha detto il ministro della sanità Alain Berset. Con le misure attuali, in febbraio rischiamo di dover affrontare una terza ondata. «La buona notizia però è che questa volta abbiamo diverse settimane di vantaggio per attenuare la nuova ondata», ha aggiunto.

La situazione in Svizzera attualmente è la stessa della Gran Bretagna in dicembre. Oggi il tasso di riproduzione è già leggermente sopra l'1 con il «normale virus». Con la variante mutata avremmo un raddoppio dei casi ogni settimana e un'evoluzione esponenziale delle infezioni. Dobbiamo anche evitare di mettere in pericolo le operazioni di vaccinazione: chi ha sintomi infatti non può essere vaccinato e questo rallenterebbe la protezione della popolazione.

Nuove chiusure

Il Consiglio federale ha quindi deciso di agire da subito con nuove misure. In primo luogo ha prorogato di cinque settimane la chiusura di ristoranti, strutture culturali, centri sportivi e per il tempo libero. A partire da lunedì 18 gennaio dovranno chiudere anche negozi e mercati che non offrono beni di prima necessità. Rimarrà però possibile ritirare sul posto la merce ordinata. In compenso sarà revocato l'obbligo di abbassare le saracinesche alle 19.00 e la domenica per i negozi, gli shop delle stazioni di servizio e i chioschi.

Telelavoro

Le aziende dovranno organizzare il lavoro a domicilio, sempre che il tipo di attività si presti e che la misura sia «attuabile senza un onere sproporzionato», precisa il governo. Dato che si tratta di un provvedimento temporaneo, il datore di lavoro non dovrà al dipendente alcun indennizzo . Se non è possibile organizzare l'home-office, sul luogo di lavoro sarà obbligatorio l'uso della mascherina nei locali dove ci sono due o più persone.

Lavoratori a rischio

I lavoratori particolarmente a rischio avranno il diritto di lavorare a domicilio o con una protezione equivalente sul posto di lavoro. Se, in determinate professioni, non possono essere garantite le disposizioni di protezione, i dipendenti a rischio dovranno essere esonerati dai loro obblighi ricevendo comunque il salario pieno. In questi casi sussiste il diritto all'indennità per perdita di guadagno per coronavirus.

Per quanto riguarda gli eventi privati, il limite sarà abbassato a cinque persone, compresi i bambini. Questo limite è valido anche nelle aree pubbliche.

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