Si terrà domani, venerdì, nel primo pomeriggio per via telematica l'udienza del Tar L'Aquila sul ricorso presentato dal Governo in merito all'ordinanza sulla zona arancione firmata nei giorni scorsi dal Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio (FdI). Lo si apprende da fonti dell'Avvocatura dello Stato.
Il presidente del Tar Umberto Realfonzo avrebbe così deciso di non tener conto dell'iniziale richiesta di prendere una decisione 'inaudita altera parte', ossia senza ascoltare la Regione, avendo deciso invece di prendere in esame le varie posizioni. A questo va aggiunto che non è detto che in quella sede il Tar si pronunci solo per una sospensiva dell'ordinanza, ma potrebbe anche entrare nel merito.
Il Governo si è opposto all'ordinanza Marsilio che motu proprio ha riportato l'Abruzzo in zona arancione da rossa che era. L'udienza di domani coincide con la riunione della cabina di regia nazionale chiamata ad esaminare i dati epidemiologici della regione e certificare se ci sono le condizioni per una 'promozione' da rossa ad arancione. Qualora venisse confermato quello che il governo ha scritto nel ricorso e cioè che l'Abruzzo dal 27 novembre ha presentato dati sui contagi più positivi e quindi dopo 14 giorni (scadenza 11 dicembre ) sarebbe tornata arancione , allora il via libera ci sarebbe ma con la operatività che il ministro Speranza sancirebbe per domenica 13.
Quindi sarebbe da capire cosa accade in Regione: qualora il Tar dovesse decidere domani l'Abruzzo tornerebbe in zona rossa per due giorni, se si dovesse riservare accadrebbe per poche ore o addirittura per nulla se la decisione dovesse arrivare tra domenica sera e lunedì. Da ricordare che nella diffida il ministro degli Affari regionali Francesco boccia aveva parlato di passaggio all'arancione non prima del 9, ieri.
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