Il Governo ha approvato la creazione di uno Stato maggiore di crisi in caso di penuria di energia e la nascita di SPOC, punto centrale do coordinamento per i cantoni e i settori economici. Le spiegazioni di Guy Parmelin.
Il democentrista a capo del Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR) si è espresso sulle misure da adottare in caso di penuria di energia.
Creato uno Stato maggiore di crisi
Il Governo, visti i rischi per gli approvvigionamenti energetici sullo sfondo della guerra in Ucraina, ha approvato l'istituzione di uno Stato maggiore di crisi, che sarà diretto a livello strategico dal ministro dell'economia Guy Parmelin ed entrerà in funzione se la Svizzera dovesse trovarsi confrontata a carenze di gas o di elettricità.
Interverrà quindi solo nell'eventualità di effettive penurie: ciò concerne la fase in cui si dovranno attuare provvedimenti di gestione con interventi diretti sul mercato: misure di risparmio, contingentamenti, gestione centralizzata dell'offerta.
Sarà quindi attivato non appena il mercato non sarà più in grado di funzionare in maniera autonoma e si renderanno necessari divieti e limitazioni per gestire una situazione di grave penuria.
Nasce lo SPOC
La seconda novità annunciata è la nascita di un Single point of contact (SPOC) nella struttura organizzativa che già è normalmente operativa. Il SPOC raccoglierà dal prossimo 10 ottobre tutte le istanze dei cantoni e dei settori dell'economia direttamente interessati dalle misure volte a superare penurie energetiche.
Potenziate due linee elettriche
Giova ricordare come nella seduta di questa mattina, per evitare congestioni delle linee di trasporto della corrente elettrica, il Consiglio federale ha deciso che potranno essere innalzate da inizio ottobre, se necessario, le capacità degli elettrodotti tra Bickigen (BE) e Chippis (VS) e tra Bassecourt (JU) e Mühleberg (BE) da 220 a 380 kilovolt (kV).
Ciò consentirà di mitigare le congestioni nella rete di trasporto e di aumentare di 850 Megawatt la capacità di importazione. Anche l'Europa dovrebbe trarne vantaggio perché la Svizzera crea ulteriori possibilità per bilanciare i sovraccarichi e assorbire le congestioni della rete.
L'incognita Ucraina
La Svizzera potrà importare una quantità sufficiente di elettricità al di fuori dei periodi di picco di carico ed esportare energia elettrica durante i periodi di picco di carico, cosa molto importante sia per la Germania che per la Francia.
Con la guerra in Ucraina, si precisa, il venir meno delle importazioni di gas russo in Europa, il fermo di quasi la metà delle centrali nucleari francesi e gli attuali livelli inferiori alla media dei bacini di accumulazione svizzeri, aumenta il rischio di una penuria di energia elettrica nel prossimo inverno.
Cosa ha fatto finora il Governo?
Il Consiglio federale ha già adottato diverse misure per evitare, per quanto possibile, che ciò accada. Tra esse figurano, ad esempio, la riserva idroelettrica, la centrale di riserva di Birr (AG) e la campagna di risparmio energetico. Inoltre, l'esecutivo ha obbligato l'industria del gas a garantire ulteriori forniture di gas e capacità di stoccaggio.
Per evitare congestioni nella rete di trasporto, il Consiglio federale ha quindi autorizzato, per il prossimo inverno, un aumento temporaneo da 220 kV a 380 kV della tensione di esercizio dell'elettrodotto tra Bickigen e Chippis (linea della Gemmi) e di quello tra Bassecourt e Mühleberg.
La linea ad altissima tensione tra Bickigen e Chippis è stata costruita all'inizio degli anni '60 per una tensione d'esercizio di 380 kV. In seguito, però, è stata esercitata solo a una tensione di 220 kV. Nel febbraio 2022 l'Ufficio federale dell'energia (UFE) aveva rilasciato alla società nazionale di rete Swissgrid l'approvazione dei piani per l'aumento a 380 kV della tensione d'esercizio.
Alcuni lavori possono iniziare subito
Poiché contro tale decisione è in corso un procedimento presso il Tribunale amministrativo federale, non è ancora stato possibile realizzare le piccole modifiche tecniche alla linea necessarie per aumentare la tensione, né svolgere i necessari test.
Con l'ordinanza posta in vigore dal Consiglio federale a decorrere dal 1° ottobre 2022, Swissgrid può ora avviare rapidamente tali lavori e, se necessario, esercitare la linea nell'inverno 2022/2023 a una tensione di 380 kV.
La linea ad altissima tensione tra Bassecourt e Mühleberg è stata costruita nel 1978 per una tensione d'esercizio di 380 kV. In seguito, però, anche questo elettrodotto è stato esercitato solo a una tensione di 220 kV.
Nell'agosto 2019 l'UFE aveva rilasciato a Swissgrid l'approvazione dei piani per l'aumento a 380 kV della tensione di esercizio. La decisione è stata impugnata fino dinanzi al Tribunale federale, ma è passata in giudicato nel marzo 2021.
Le misure di carattere costruttivo necessarie per l'aumento permanente della tensione, approvate con procedura ordinaria, potranno essere completate verso la fine del 2023. Tuttavia, un esercizio d'emergenza anticipato a 380 kV è possibile ed è già stato testato con successo nell'autunno del 2021.