Tossicodipendenze GR: Coira vuole porre rimedio alla scena aperta della droga

danu, ats

5.10.2023 - 14:18

Lo “Stadtgarten” di Coira è uno dei più grandi spazi pubblici all'aperto della Svizzera frequentato da tossicodipendenti senza fissa dimora. (foto d'archivio)
Lo “Stadtgarten” di Coira è uno dei più grandi spazi pubblici all'aperto della Svizzera frequentato da tossicodipendenti senza fissa dimora. (foto d'archivio)
Keystone

La città di Coira sta mettendo in pratica alcune misure per porre rimedio alla «scena aperta» della droga negli spazi pubblici. La più importante è la realizzazione di uno spazio per il consumo controllato di sostanze e un centro di accoglienza e contatto.

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«La situazione del consumo in pubblico di sostanze stupefacenti a Coira è sotto controllo», ha voluto subito affermare il municipale Patrick Degiacomi (PS) durante l'incontro odierno con i media. «Abbiamo tuttavia predisposto delle misure concrete che spaziano dalle attività di prevenzione a quelle incentrate su risposte pratiche e concrete difronte alla situazione attuale», ha aggiunto.

La città di Coira sta subendo i contraccolpi per la mancata costruzione di infrastrutture adeguate che altre città hanno realizzato negli anni Settanta e Ottanta. Dal gennaio 2022 il numero di persone senza fissa dimora e tossicodipendenti è sensibilmente aumentato. La maggior parte si è trasferita dal parco lungo il Lindenquai all'interno dello Stadtgarten, il giardino cittadino circondato da muri. Inoltre, non avendo chiuso gli spazi pubblici durante il periodo della pandemia, numerosi drogati provenienti da tutta la Svizzera si sono trasferiti nel capoluogo retico.

«Abbiamo a che fare con persone malate», ha sottolineato Andrea Thöny dei servici sociali cittadini. Incontriamo le persone dipendenti dalle sostanze non solo nello Stadtgarten, ma anche lungo le vie della nostra città, senza dimenticare quelle vittime della droga che non vediamo, quelle che vivono ritirate nelle loro abitazioni. Nell'agosto di quest'anno, nella capoluogo grigionese vivevano poco più di 40 persone senza una residenza permanente.

Negli anni si è sviluppato il consumo di cocaina somministrata per vena oppure fumata. Ne conseguono dei comportamenti spesso aggressivi e violenti rispetto ai periodi in cui dominava l'eroina, ha aggiunto. Le siringhe vengono trovate soprattutto nelle toilette pubbliche. Non vengono invece rinvenute sui piazzali scolastici e nemmeno fra l'erba dei parchi. Thöny ha voluto precisare che la collaborazione con l'ente cantonale preposto alle tossicodipendenze è proficua e in continuo sviluppo.

Centro di accoglienza e di consumo

Il centro di accoglienza, finanziato dal Cantone dei Grigioni, e lo spazio controllato per il consumo di sostanze, finanziato dalla città di Coira, troverà sede in un'area comunale di poco meno di 1000 metri quadrati alla Sägenstrasse 75. Il luogo si trova a soli dieci minuti dallo Stadtgarten, l'attuale spazio pubblico e all'aperto maggiormente frequentato dai tossicodipendenti. «Il centro sarà pronto per la prossima estate. Ma il milione di franchi stanziato per la fase pilota di tre anni non sarà sufficiente», ha dichiarato Degiacomi. «Si sta valutando di abbreviare la fase di test oppure di richiedere un credito aggiuntivo».

«Si tratta, intanto, di strutture provvisorie e allestite nel quadro di un progetto pilota», ha spiegato Degiacomi. In una probabile fase successiva si passerà alla realizzazione di una soluzione duratura e sostenibile. Secondo il municipale di Coira, dovrebbe essere finanziata completamente dal Cantone dei Grigioni. «Gli emarginati non saranno tuttavia scacciati né dallo Stadtgarten, né dagli altri spazi pubblici e nemmeno dalle strade cittadine, ha precisato.

Le misure preventive

L'esecutivo cittadino ha allestito anche alcune misure di carattere preventivo. Per esempio, ha detto Degiacomi, si stanno sviluppando le attività sportive all'insegna del divertimento e della socialità. È stato costatato che attualmente a Coira l'offerta nelle varie discipline sportive mira soprattutto alla competizione e alle prestazioni.

Spesso i giovani più in difficoltà faticano a trovare la via giusta per un'adeguata formazione professionale al termine della scuola dell'obbligo. L'offerta all'interno del decimo anno scolastico, quello facoltativo e incentrato sull'orientamento professionale, verrà perciò migliorata e sviluppata.