Grandi predatori GR: lupi, il Governo considera i limiti dei cani pastore

danu, ats

4.11.2021 - 17:07

Un cane pastore sul Calanda nei Grigioni sorveglia un gregge di pecore. Si discute molto se questa misura sia effettivamente efficace. (foto d'archivio)
Un cane pastore sul Calanda nei Grigioni sorveglia un gregge di pecore. Si discute molto se questa misura sia effettivamente efficace. (foto d'archivio)
Keystone

Agricoltura alpina minacciata, insediamento decentralizzato in pericolo e regioni alpine indorate. In una mozione al Governo l'Alleanza del Centro dipinge un quadro drastico sugli effetti della presenza del lupo nei Grigioni. L'Esecutivo risponde e condivide.

danu, ats

La richiesta del gruppo parlamentare del Centro esige un'indagine sul grande predatore in tutte le aziende agricole del cantone e in tutte le aziende d'alpeggio. L'obiettivo è quello di scoprire se e come la crescente popolazione di lupi stia condizionando questi settori.

La frazione parlamentare dell'Alleanza del Centro dei Grigioni vuole sapere se sono stati abbandonati dei pascoli e se certe categorie di animali non hanno passato l'estate in alpeggio. Chiede inoltre informazioni legate allo sforzo mentale e fisico degli agricoltori e dei pastori alpini. Infine, se sono stati fatti investimenti per la protezione delle mandrie.

Secondo il partito del Centro, i metodi di allevamento consolidati negli anni sono ora minacciati dal costante aumento dei lupi e la protezione è possibile solo con grandi sforzi. I progetti federali e cantonali di lunga data, voluti per promuovere l'insediamento decentralizzato e un'agricoltura dell'alpeggio nelle zone di montagna, sono stati messi in discussione in pochissimo tempo.

La protezione delle greggi è un problema

Nella sua risposta pubblicata oggi il Governo retico fa un passo avanti su questo scenario. Secondo l'Esecutivo la protezione delle mandrie non è più efficace, perché i lupi hanno imparato ad aggirarla. Grazie al loro status protetto, così scrive oggi il Governo, questi grandi predatori hanno perso la loro naturale timidezza nei confronti degli esseri umani e delle loro infrastrutture.

Le prescrizioni legali per la gestione e la regolamentazione del lupo impediscono un'adeguata gestione del problema. Il Cantone ha «fatto il massimo sforzo» per proteggere le mandrie. Ulteriori misure non sono né ragionevoli, né efficaci.

Un'indagine sulla situazione delle aziende agricole e quelle degli alpeggi potrebbe migliorare la situazione attuale. Pertanto il Governo è pronto a predisporre un'attenta analisi, dopo che il Gran Consiglio avrà approvato questa mozione.

Più lupi e più lacerazioni

All'inizio dell'anno, il centro nazionale di consulenza agricola Agridea è giunto però ad una conclusione diversa. «Al momento la protezione delle mandrie con i cani pastore ufficiali funziona generalmente bene». Agridea lo scrive nel rapporto annuale «Protezione delle mandrie Svizzera 2020».

In termini di bestiame ucciso, l'anno passato è paragonabile a quello attuale. Secondo i dati dell'Ufficio grigionese della caccia e della pesca, nei primi nove mesi di quest'anno sono stati uccisi 249 animali da allevamento e la maggior parte sono pecore.

Durante questo periodo il numero di lupi è cresciuto maggiormente rispetto al numero di uccisioni. Secondo le stime dei guardiacaccia, all'inizio del 2020 nei Grigioni c'erano 25-30 lupi, ma all'inizio del 2021 erano almeno 50.

Anche se la popolazione di lupi è quasi raddoppiata, il numero di uccisioni è aumentato solo di circa il 10%. Molti esperti della protezione dell'ambiente, ma anche quelli dell'agricoltura, vedono questo dato come una conferma del buon funzionamento della protezione delle mandrie.

Visto su un orizzonte temporale più lungo, lo sviluppo nei Grigioni è comunque abbastanza drammatico. Nel 2019, i lupi avevano ucciso 127 pecore, mentre nel 2016 erano meno di 60. Allora però nei Grigioni viveva soltanto un branco di lupi e pochi esemplari solitari.