Capolavori tecnologici La Norvegia costruirà un tunnel galleggiante tra i fiordi

Andreas Fischer

11.2.2019

La Norvegia vuole rendere la traversata dei suoi meastosi fiordi più semplice. In futuro, gli automobilisti potranno utilizzare dei tunnel anziché dipendere dai passaggi in traghetto.

La costa occidentale della Norvegia è solcata da una delle più belle strade panoramiche del mondo. La E39 collega Kristiansand, a sud, a Trondheim, a nord. L'arteria è lunga più di 1'100 chilometri e percorre i meravigliosi fiordi del Paese scandinavo. E c'è sempre modo di ammirare il paesaggio, poiché il tragitto intero dura circa 21 ore.

Ciò è dipeso dai numerosi passaggi in traghetto che gli automobilisti devono effettuare. Altrimenti, è di fatto impossibile attraversare alcuni fiordi. Il governo norvegese ha perciò deciso di tentare di cambiare le cose. L’«E39 senza traghetti» è un gigantesco progetto infrastrutturale il cui costo per lo Stato sarà di 340 miliardi di corone (circa 40 miliardi di franchi). L'obiettivo è di dimezzare i tempi di percorrenza. La distanza, inoltre, dovrebbe diminuire di circa 50 chilometri.

Dei tunnel a 30 metri di profondità

I traghetti dovrebbero così essere progressivamente sostituiti da ponti e tunnel. Per farlo, saranno utilizzate le più recenti tecniche ingegneristiche, soprattutto in considerazione della conformazione particolare dei luoghi. I fiordi sono infatti molto scoscesi e troppo profondi per i metodi tradizionali di costruzione. Gli scandinavi hanno dunque dimostrato grande inventiva nell'immaginare soluzioni spettacolari.

Oslo prevede infatti di costruire attraverso il Sognefjord, profondo 1'300 metri, il primo tunnel galleggiante al mondo. La struttura assomiglia ad una cannuccia gigante ancorata da una parte e dall'altra alla terraferma e sostenuta nell'acqua da immense strutture. Le strade per circolare saranno poste all'interno, a circa 30 metri di profondità. 

Così, il tunnel sarà sufficientemente lontano dalla superficie da consentire anche alle navi più grandi di attraversare il tratto di mare. Mentre i sottomarini potranno navigare al di sotto senza problemi. Anche il mal di mare è scongiurato: a tale profondità, le onde e le tempeste non provocano effetti, assicura Arianna Minoretti, capo-ingegnere dell'autorità dei trasposti (la «Statens vegvesen»), in un'intervista concessa all'emittente ABC News. 50 ingegneri lavorano per far sì che l'avveniristico progetto di costruzione possa diventare realtà, ha aggiunto. 

«Delle Tour Eiffel sott'acqua»

Un altro tunnel, lungo 26,7 chilometri, dovrà essere scavato a circa 400 metri di profondità, al di sotto del fondale marino. Il completamento del tunnel di Rogfast è previsto per il 2025-2026. La struttura rappresenterà a quel punto la più lunga e più profonda mai costruita al di sotto del mare. L'illuminazione e il design saranno poi concepiti con l'obiettivo di rendere il tragitto rilassante. «I tunnel possono diventare delle vere attrazioni, come delle Tour Eiffel sott'acqua», sostiene Minoretti.

Nel quadro del progetto a lungo termine, che dovrebbe essere completato attorno al 2050, grande importanza è stata accordata all'impatto ambientale e alla sostenibilità. Tutte le nuove strutture dovranno auto-alimentarsi il più possibile dal punto di vista energetico e, nella migliore delle ipotesi, saranno anche dotate di pali per la ricarica dei veicoli elettrici.

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