Svizzera Legge sul CO2: sì all'aumento della benzina e alla tassa sui biglietti aerei

ATS

10.6.2020

KEYSTONE/CHRISTIAN BEUTLER

Fervono le discussioni al Consiglio nazionale in merito alla revisione totale della legge sul CO2 volta a raggiungere gli obiettivi stabiliti nell'Accordo di Parigi sul clima. 

Allineandosi agli Stati, il Consiglio Nazionale mercoledì ha approvato un eventuale aumento del prezzo della benzina che potrà costare fino a 10 centesimi in più fino al 2024 e fino a 12 al massimo a partire dal 2025.

La legge impone già oggi agli importatori di carburanti di compensare parte delle loro emissioni del CO2. Con la riforma si potrà arrivare fino al 90%. Una quota compresa tra il 15% e il 20% dovrà essere compensata in Svizzera.

In sede di discussione, Christian Wasserfallen (PLR/BE) ha chiesto di limitare l'incremento ad un massimo di 8 centesimi, anche nell'ottica di un possibile referendum.

Tale cifra, ha replicato la consigliera federale Simonetta Sommaruga, è solo un tetto massimo, necessario per avere un margine di manovra. «Attualmente il limite è 5 centesimi al litro, ma la tariffa effettivamente applicata è inferiore (tra 1,5 e 2 cts/litro, ndr.)», ha precisato ricordando che sono gli importatori a fissare le maggiorazioni di prezzo.

Tassa sui biglietti aerei

La camera ha inoltre adottato un balzello da applicare ai biglietti aerei. Concretamente non si tratta di una imposta ma di una tassa, i cui proventi andrebbero sostanzialmente ridistribuiti all'economia e alla popolazione. Il suo importo sarà compreso tra 30 e 120 franchi.

I Verdi avrebbero voluto un ammontare superiore per chi viaggia in classe superiore: "un viaggio in first class emette il triplo di CO2 rispetto a uno in classe economica", ha sostenuto Kurt Egger (Verdi/TG) sostenendo come anche la tassa vada adeguata di conseguenza. La maggioranza ha però bocciato la proposta per non sovraccaricare troppo il progetto.

Matthias Jauslin (PLR/AG) avrebbe invece, da parte sua, voluto sospendere l'applicazione della tassa fino a quando non sarà trovato un accordo con la Francia in merito all'aeroporto di Basilea-Mulhouse, situato in territorio francese. Oggi, il 92% dei voli partono dal settore svizzero, non ha senso ritardare tutto il progetto per un piccolo 8%, ha replicato, con successo, Kurt Egger.

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