Diversi Istanbul: attesa per il nuovo aeroporto, tra drammi umani e costi colossali

jfk

20.4.2018

A fine ottobre, un enorme aeroporto dovrebbe essere inaugurato in Turchia. La nuova infrastruttura sostituirà uno degli aeroporti esistenti di Istanbul. Secondo i media turchi, diverse decine di operai avrebbero già perso la vita su questo cantiere.

Mentre a Berlino da diversi anni si attende l’apertura di un gigantesco aeroporto, in Turchia le maestranze edili sperano di poter aprire una prima parte dell’infrastruttura il 29 ottobre 2018, il giorno della festa della Repubblica. Il progetto, chiamato «Nuovo aeroporto di Istanbul», sta per vedere la luce a 35 km a nord dal centro della metropoli turca situata sul Bosforo.

Durante la visita al cartiere, il ministro turco dei trasporti Ahmet Aslan ha fatto alcune rivelazioni all’agenzia «Reuters» riguardo questo ambizioso progetto. Così, poiché qui il potenziale turistico è particolarmente alto, sarebbe necessario costruire un aeroporto supplementare tra gli aeroporti di Dalaman ed Antalya. Quanto alla città di Izmir, essa dovrebbe ospitare un secondo aeroporto, soprattutto destinato all’aviazione civile.

Nel 2011, quando Istanbul si è candidata all’organizzazione dei giochi olimpici del 2020, si è pensato alla costruzione di un altro grande aeroporto. Anche se alla fine è stata Tokyo ad aggiudicarsi le olimpiadi, l'infrastruttura di 9000 ettari, in grado di ospitare 150 milioni di passeggeri all’anno, verrà realizzata e dovrebbe superare l’aeroporto di Atlanta, attuale detentore del record.

Secondo il ministro Ahmet Aslan, l'aeroporto, la cui costruzione è cominciata nel giugno 2014, dovrebbe permettere di creare 100'000 posti di lavoro. Tuttavia, il costo della colossale opera sta sempre più esplodendo. Mentre nel 2013, le spese complessive si stimavano a 8,3 miliardi di franchi, lo scorso ottobre ammontavano già a 38 miliardi di franchi.

Secondo il giornale «Cumhuriyet», la sorte dei lavoratori sarebbe ancora più funesta. Infatti, decine, se non centinaia di operai, avrebbero già lasciato la pelle su questo cantiere. Per aumentare il loro miserabile salario minimo, i conducenti di camion fanno sempre più turni, che sono sempre più a rischio. Secondo il quotidiano «Augsburger Allgemeine», un responsabile sindacale avrebbe sentito parlare di tre o quattro decessi a settimana — ma soltanto pochi di essi giungono alle orecchie dell’opinione pubblica.

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