Guerra in Medio Oriente Uccisi i capi della strage di Beeri, Hezbollah attacca Israele

SDA

6.1.2024 - 21:04

L'esercito israeliano annuncia di aver "completato lo smantellamento" delle capacità militari di Hamas nel nord di Gaza.
L'esercito israeliano annuncia di aver "completato lo smantellamento" delle capacità militari di Hamas nel nord di Gaza.
Keystone

L'esercito e lo Shin Bet, il servizio di intelligence interno, hanno annunciato che il comandante del battaglione Nuseirat di Hamas, Ismail Siraj, e il suo vice, Ahmed Wahaba, responsabili dei massacri al kibbutz di Beeri e in altre località, sono stati uccisi.

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La notizia arriva mentre i riflettori sono puntanti a nord dove è arrivata «la prima risposta» all'uccisione del numero due di Hamas, Saleh al-Arouri, a Beirut: dal Libano sono piovuti decine di razzi, almeno 62 lanciati da Hezbollah, ma anche dal gruppo sunnita Jama'a Islamiya, una costola dei Fratelli Musulmani, che ha preso di mira la località di Kiryat Shmona.

Non ci sono state vittime e immediata è scattata la risposta israeliana: aerei da combattimento hanno attaccato una serie di siti di Hezbollah nelle aree di Aita al-Sha'ab, Yaron e Ramya.

Quasi il 90% dei 2,4 milioni di abitanti di Gaza sono stati «sfollati con la forza e non hanno più nulla», ha affermato l'Unrwa, l'agenzia Onu per per i profughi palestinesi, che a centinaia di migliaia sono alle prese con gravi carenze di cibo, acqua, forniture mediche e carburante.

Secondo l'Unrwa, 1,9 milioni di palestinesi sono stati sfollati in tutta Gaza, di cui 1,88 milioni hanno trovato rifugio all'interno e nelle vicinanze delle 155 installazioni dell'agenzia. Le vittime palestinesi sono arrivate a 22.722 uccisi e 58.166 feriti.

Le bombe non sembrano destinate a fermarsi presto: «La guerra non deve finire finché non saranno raggiunti tutti gli obiettivi», ha ribadito il premier israeliano Benyamin Netanyahu in una giornata che ha visto migliaia in piazza protestare contro la sua linea e chiedere le elezioni anticipate.