Salute Una donna rifiuta di abortire: il bambino nasce in ottima salute

jfk

27.11.2018

Nel corso di un esame di routine alla 12esima settimana di gravidanza, una futura mamma è stata informata del fatto che il bambino sarebbe nato con ogni probabilità affetto da sindrome di Down. Per questo le hanno consigliato di abortire il giorno stesso, suscitando la collera della giovane inglese.

Quando era al terzo mese di gravidanza, Jordan Squires, 22 anni, originaria di Middlesbrough, si presentò dal ginecologo assieme al marito Jonathan (30 anni) per un'ecografia di routine. Sulla base delle immagini, i medici segnalarono un'accumulo di liquido a livello del collo del feto e ne dedussero una quasi certa sindrome di Down: un'anomalia genetica che causa un ritardo mentale e delle malformazioni fisiche. 

Come riferito da Squires al «Daily Mail», le venne perciò consigliato di abortire il giorno stesso. Non furono prese in considerazione altre opzioni o consulti, né concesso altro tempo per riflettere. Ciò suscitò la collera dei giovani genitori, contro quella che ritennero una decisione unilaterale. Mentre loro erano determinati a dare alla luce il figlio e a riempirlo d'amore. Rifiutarono un esame del liquido amniotico, che avrebbe reso certa la diagnosi, ma comportato rischi per il bambino.

Così Jordan Squires ha portato il bimbo al termine della gravidanza, ma il parto è stato difficile nonostante le contrazioni. La giovane mamma ha subito perciò un taglio cesareo d'urgenza e ha datoalla luce un bebè di 4kg e 400 grammi. Che nella sorpresa generale, era in perfetta salute. Secondo la mamma, il piccolo Jay, che festeggerà due anni a febbraio, si è ammalato soltanto una volta da quando è nato. Ha spiegato al «Daily Mail» di essere ovviamente felicissima di non aver seguito i consigli dei medici: «Avremmo perso un bambino in buona salute se avessimo deciso diversamente».

Malgrado il sollievo, la giovane mamma resta furiosa con i dottori, che secondo la sua opinione hanno effettuato una diagnosi affrettata e l'hanno spinta ad abortire: «Abbiamo avvertito molta pressione affinché interrompessimo la gravidanza. Non ci è stato fornito alcun sostegno né consulenza nel caso in cui avessimo voluto prendere una decisione diversa». È per questo che la donna consiglia alle persone alle quali viene indicata una tale diagnosi di chiedere un secondo parere medico prima di decidere di abortire.

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