Lite violenta Morto a Viganello, «io non c'entro»

SwissTxt / pab

18.12.2019 - 15:08

Il 43enne arrestato per il delitto di Viganello sostiene di avere soltanto assistito alla scena. Parla di pestaggio a mani nude.

Dall’inchiesta sul delitto di Viganello cominciano a emergere i primi, importanti, dettagli.

La lite, sfociata nella morte di un 35enne del Bellinzonese, sarebbe avvenuta per futili motivi. Una discussione nata sul momento, e poi degenerata. Nessun regolamento di conti con discussioni o problemi pregressi.

Così ha affermato almeno il più anziano dei due uomini arrestati, contro i quali si ipotizza il reato di assassinio. Il 43enne residente nel Mendrisiotto, difeso dall’avvocato Alain Susin, nega di avere preso parte attiva al litigio, avvenuto in una delle stanze della pensione.

Scena che ha descritto come una colluttazione di breve durata, a mani nude. Alla vittima – ha dichiarato agli inquirenti – sarebbero stati sferrati alcuni pugni. Nessun calcio, e nessun impiego di armi o oggetti.

Parla la gerente della struttura

Sarebbero stati proprio il 34enne austriaco e il 43enne svizzero, coinvolti nella disputa e ora in stato di arresto, ad avvisare la polizia di quanto accaduto martedì sera in una stanza al secondo piano della pensione La Santa a Viganello, dove è stato rinvenuto il cadavere di un 35enne.

Tutte e tre le persone sarebbero già note alle forze dell'ordine.

Gli inquirenti, per capire l'esatta dinamica dell'accaduto, stanno ora visionando le videocamere della struttura. Immagini registrate 24 ore su 24 da un istallazione, voluta proprio per contenere alcune persone collocate provvisoriamente nella pensione dai servizi sociali, come i tre protagonisti del drammatico fatto, e che vengono seguiti in parte dagli operatori di Ingrado.

«Non possiamo buttarli in strada»

«La nostra funzione è quella di pensione, possiamo garantire la sicurezza con la videosorveglianza che copre tutto il perimetro della pensione, e quando ci sono degli individui che creano problemi noi provvediamo subito ad allontanarli.» ha spiegato alla RSi la gerente.

«Chiaramente non possiamo buttare le persone in mezzo alla strada. Quindi quando allontaniamo lo facciamo avvisando», ha concluso la gerente.

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