Vladimir Putin è stato rieletto alla guida della Russia. Al termine del mandato, avrà passato un quarto di secolo al governo. È infatti dal 1999 che ricopre cariche esecutive a Mosca. Ma la sua carriera cominciò in realtà nel Kgb, i servizi segreti dell'allora Unione Sovietica.
Il 18 marzo 2018, Vladimir Putin è stato rieletto alla guida della Russia. Sarà presidente per altri sei anni, fino al 2024. Quando avrà terminato il proprio mandato, avrà trascorso un quarto di secolo al potere.
Il suo primo incarico governativo al Cremlino risale infatti al 1999, quando divenne primo ministro. Il 23 marzo del 2000 fu eletto presidente per la prima volta.
La legge russa, tuttavia, non permette alla stessa persona di candidarsi a più di due mandati consecutivi alla testa della nazione euro-asiatica. Per questo, nel 2008 Putin dovette lasciare la poltrona ad un uomo fidato, Dmitri Medvedev. Nel frattempo, però, quest'ultimo lo nominò primo ministro. Giusto il tempo di arrivare al 2012, quando lo «zar» russo si ricandidò e fu nuovamente eletto presidente.
Vladimir Putin è nato il 7 ottobre 1952 a San Pietroburgo, all'epoca Leningrado. I genitori, Spiridonovitch Putin e Maria Ivanovna Putina, avevano origini modeste: il padre era stato militare dell'Armata Rossa durante la Seconda guerra mondiale. Poi, assieme alla madre, era stato assunto presso la fabbrica ferroviaria della città.
La carriera di Putin non comincia però nella politica. A soli 16 anni tenta per la prima volta di farsi assumere dal Kgb, i servizi segreti dell'Unione Sovietica. Non ci riusce subito, ma alla fine entra nel controspionaggio. Per anni è inviato in Germania dell'Est, dove rimane fino al crollo del Muro di Berlino.
Torna nella sua città Natale, all'epoca Leningrado (oggi San Pietroburgo), nel 1990, con il grado di tenente-colonnello. È a questo punto che Putin decide il suo salto in politica, a fianco dell'allora sindaco Anatoli Sobchak, di cui diventa assistente.
Successivamete, nel 1996, entra per la prima volta al Cremlino. Non dalla porta principale ma come semplice collaboratore.
Tuttavia, la carriera all'ombra dell'allora presidente Boris Eltsin è folgorante: già nel 1998 viene nominato direttore dell'FSB, i nuovi servizi segreti della Russia post-sovietica.
L'ultima campagna elettorale per Putin è stata un successo. È stato eletto con il 76% dei voti e con un'affluenza alle urne di oltre il 67%.
Il secondo classificato, Pavel Grudinin, presentatosi con il Partito comunista, è risultato anni luce indietro, con l'11% circa dei voti.
In questa foto è con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, con il quale sin dall'inizio non è corso buon sangue. I due leader sono distanti soprattutto sulla questione della Siria, con Putin al fianco del presidente Bashar al-Assad e Trump, invece, decisamente avverso al potere di Damasco.
Putin è ritratto qui con il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan. All'inizio di aprile, è stato organizzato un incontro trilaterale, che ha compreso anche l'Iran. Al centro delle discussioni ancora una volta il conflitto siriano.
Vladimir Putin, dal Kgb al Cremlino l'ascesa dello «zar» di Mosca
Il 18 marzo 2018, Vladimir Putin è stato rieletto alla guida della Russia. Sarà presidente per altri sei anni, fino al 2024. Quando avrà terminato il proprio mandato, avrà trascorso un quarto di secolo al potere.
Il suo primo incarico governativo al Cremlino risale infatti al 1999, quando divenne primo ministro. Il 23 marzo del 2000 fu eletto presidente per la prima volta.
La legge russa, tuttavia, non permette alla stessa persona di candidarsi a più di due mandati consecutivi alla testa della nazione euro-asiatica. Per questo, nel 2008 Putin dovette lasciare la poltrona ad un uomo fidato, Dmitri Medvedev. Nel frattempo, però, quest'ultimo lo nominò primo ministro. Giusto il tempo di arrivare al 2012, quando lo «zar» russo si ricandidò e fu nuovamente eletto presidente.
Vladimir Putin è nato il 7 ottobre 1952 a San Pietroburgo, all'epoca Leningrado. I genitori, Spiridonovitch Putin e Maria Ivanovna Putina, avevano origini modeste: il padre era stato militare dell'Armata Rossa durante la Seconda guerra mondiale. Poi, assieme alla madre, era stato assunto presso la fabbrica ferroviaria della città.
La carriera di Putin non comincia però nella politica. A soli 16 anni tenta per la prima volta di farsi assumere dal Kgb, i servizi segreti dell'Unione Sovietica. Non ci riusce subito, ma alla fine entra nel controspionaggio. Per anni è inviato in Germania dell'Est, dove rimane fino al crollo del Muro di Berlino.
Torna nella sua città Natale, all'epoca Leningrado (oggi San Pietroburgo), nel 1990, con il grado di tenente-colonnello. È a questo punto che Putin decide il suo salto in politica, a fianco dell'allora sindaco Anatoli Sobchak, di cui diventa assistente.
Successivamete, nel 1996, entra per la prima volta al Cremlino. Non dalla porta principale ma come semplice collaboratore.
Tuttavia, la carriera all'ombra dell'allora presidente Boris Eltsin è folgorante: già nel 1998 viene nominato direttore dell'FSB, i nuovi servizi segreti della Russia post-sovietica.
L'ultima campagna elettorale per Putin è stata un successo. È stato eletto con il 76% dei voti e con un'affluenza alle urne di oltre il 67%.
Il secondo classificato, Pavel Grudinin, presentatosi con il Partito comunista, è risultato anni luce indietro, con l'11% circa dei voti.
In questa foto è con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, con il quale sin dall'inizio non è corso buon sangue. I due leader sono distanti soprattutto sulla questione della Siria, con Putin al fianco del presidente Bashar al-Assad e Trump, invece, decisamente avverso al potere di Damasco.
Putin è ritratto qui con il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan. All'inizio di aprile, è stato organizzato un incontro trilaterale, che ha compreso anche l'Iran. Al centro delle discussioni ancora una volta il conflitto siriano.
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