Spettacolo Altaroma al via a teatro con «Lettere a Yves»

ANSA

22.1.2020 - 16:25

Da libro di Bergé, Teatro Torlonia 23-26/1, con Pino Amendola

ROMA, 22 GEN – Si possono scrivere lettere d'amore senza nascondere nulla? Pierre Bergé lo ha fatto alla morte del suo compagno Yves Saint Laurent, dopo cinquant'anni passati insieme tra baruffe e gelosie, abbandoni e riappacificazioni, estasi e tormenti. Le lettere di Bergé, raccolte nel volume «Lettere a Yves Saint Laurent», sono state definite vere e proprie lezioni d'amore, perché sono del tutto sincere e non celano il lato oscuro dell'innamoramento, il dolore che sempre prima o poi lo accompagna. Sono il resoconto di «un'assenza sempre presente», perché il ricordo di Yves segue il suo compagno ovunque: nelle case che hanno abitato, nei giardini di Marrakesh che amavano, persino nei luoghi dove Saint Laurent, sedentario e poco incline ai viaggi, non è mai stato.

La nuova edizione di Altaroma a partire dal 23 al 26 gennaio nella ex caserma guido reni, chiude la sua prima giornata di eventi con lo spettacolo teatrale della lettura delle «Lettere a Yves», tratte dall'omonimo libro che raccoglie le lettere scritte da Pierre Bergé al suo amato Yves Saint Laurent, il grande stilista, suo compagno di vita. Lo spettacolo in anteprima al Teatro Torlonia dal 23 gennaio sarà in replica la sera nello stesso teatro fino al 26. Con la partecipazione straordinaria di Maria Letizia Gorga, protagonista della lettura delle missive d'amore è Pino Ammendola, autore e attore di lungo corso teatrale, cinematografico e televisivo (Provaci ancora prof, il suo più recente successo) che ha lavorato con registi come Dino Risi, Lina Wertumüller e Giuseppe Tornatore, e come doppiatore ha prestato la voce a Antonio Banderas, Roman Polansky e Murray Abraham. Musiche originali composte ed eseguite al pianoforte da Giovanni Monti, regia di Roberto Piana. Laura Bosetti Tonatto, main partner dell' anteprima dello spettacolo, ha creato per l'occasione il profumo Majorelle, ispirato al giardino di Marrakech più amato da Yves Saint Laurent e Pierre Bergé, che lo acquistarono riportandolo allo splendore originario. Le ceneri di Saint Laurent, per suo volere, sono state sparse tra le rose del giardino. (ANSA).

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