Confessione shock Lo chef Cannavacciuolo: «Finivo la notte gonfio di mazzate»

Covermedia

3.4.2023 - 16:30

Antonino Cannavacciuolo
Antonino Cannavacciuolo

Confessione shock quella del pluripremiato chef che racconta i duri esordi nel mondo delle cucine.

La carriera di Antonino Cannavacciuolo è costellata di successi, ma non sono mancati i momenti difficili durante la gavetta.

Il racconto del giudice di MasterChef, tre stelle Michelin, è affidato a Il Messaggero, dove rivela a cuore aperto le difficoltà incontrate quando aveva 14 anni, e subiva le rivalse del suo superiore ai fornelli.

«Finivo la notte gonfio di mazzate, ma io ho sempre voluto fare questo mestiere. Mia mamma voleva protestare. Mio padre, invece, rispondeva così: «Se gliele ha date, significa che se le meritava. Adesso quello chef lo arresterebbero per maltrattamenti. A me alla fine è servito. Sono state formative, quelle botte», ricorda Cannavacciulo, che spesso dormiva in macchina.

«Ero un po’ ribelle»

«Sì. Ero un po’ ribelle e se non rispettavo l’ora che mi aveva dato mio padre per il rientro, lui non apriva la porta di casa e io non potevo far altro che tornare in auto e sdraiarmi sul sedile posteriore. Nessun problema».

La popolarità televisiva è arrivata dopo, ma con molte perplessità.

«Mi sembrava di non avere le qualità giuste e temevo di perdere tempo. Mi ha convinto mia moglie», ammette Cannavacciuolo.

«Io sono sempre lo stesso: mi piace stare in cucina con la mia gente e vedere i clienti andar via contenti. Molti mi dicono: "Ma che cosa ho mangiato finora?". Bello, no?».