Spettacolo Bryan Singer: 150mila dollari per risolvere la causa per stupro

CoverMedia

9.7.2019 - 13:12

The UK premiere and fan screening of 'X-Men: Apocalypse' at the BFI IMAX - Arrivals

Featuring: Bryan Singer
Where: London, United Kingdom
When: 09 May 2016
Credit: WENN.com
The UK premiere and fan screening of 'X-Men: Apocalypse' at the BFI IMAX - Arrivals Featuring: Bryan Singer Where: London, United Kingdom When: 09 May 2016 Credit: WENN.com
Source: WENN.com

Il regista verserà la somma alla presunta vittima Cesar Sanchez-Guzman: il caso può ora considerarsi archiviato.

Bryan Singer ha ricevuto il via libera dal giudice federale per patteggiare la causa che lo vedeva imputato per violenza sessuale.

Secondo quanto riferito dal The Blast, il regista dovrà sborsare la somma di 150mila euro (133mila euro), per porre fine alla querelle giudiziaria, iniziata in seguito alle accuse di Cesar Sanchez-Guzman, che ha dichiarato di essere stato stuprato dal filmmaker all’età di 17 anni.

Più di due terzi della cifra che verrà pagata da Singer servirà a saldare i debiti di Sanchez-Guzman.

Nel suo esposto la vittima aveva rivelato di essere stato costretto a subire un rapporto orale e anale da Singer, contro la sua volontà, su uno yatch lungo la costa di Seattle, Washington.

Bryan si è sempre dichiarato innocente per la presunta aggressione, avvenuta nel 2003 e, in ogni caso, caduta in prescrizione.

«Il signor Singer ha persino negato di conoscere questo individuo, figuriamoci aver interagito con lui più di 15 anni fa», ha recentemente dichiarato il suo legale Andrew Brettler, in un comunicato affidato a Variety. «La decisione di risolvere la questione con i creditori era puramente commerciale, dato che i costi della causa superavano l’importo richiesto dagli amministratori fiduciari per pagare i creditori a cui dovevano dei soldi quando il debitore proclamò bancarotta».

Sanchez-Guzman ha dichiarato bancarotta nel 2014 e all’epoca il caso fu dismesso. Ma i suoi creditori, rappresentati dal legale Rory C. Livesey, lo hanno riaperto nel 2018 sulla base del fatto che il suo reclamo contro Singer non fosse stato elencato tra i suoi beni, e che, dunque, qualsiasi ricavo dovesse essere disponibile per i suoi creditori, che ora riceveranno la cifra di 61mila dollari (54mila euro) più altri fondi che verranno utilizzati per le spese legali.

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