Cinema: Mario Mieli, omosessuale dimenticato
Dopo Festa Roma, in sala Gli anni amari di Andrea Adriatico
ROMA, 05 MAR – Chi era mai Mario Mieli? «Una Maria che ti sarà amica tutta la vita». Così, alla casa del cinema, Nicola Di Benedetto sintetizza il personaggio da lui interpretato in 'Gli anni amari' di Andrea Adriatico, biopic che ripercorre vita e luoghi di Mario Mieli, tra i fondatori del movimento omosessuale italiano nei primi anni '70 e autore del saggio 'Elementi di critica omosessuale' pubblicato in quegli anni da Einaudi.
Il film, già pre apertura della 14/ma edizione della Festa del Cinema di Roma e ora in sala dal 12 marzo distribuito da I Wonder Pictures, in occasione del trentasettesimo anniversario della morte di Mario Mieli, racconta – spiega il regista – «L'attraversamento di un'epoca, di quei vitali, difficili, creativi, dolorosi e rimossi anni '70 ed è anche la necessaria rievocazione di un movimento per i diritti, come quello omosessuale, che doveva inventare forme nuove per farsi riconoscere». Infine , dice, «è soprattutto il ritratto di un ragazzo la cui genialità, la cui libertà interiore e la cui gioia di vivere erano troppo intense per il mondo che lo circondava». Nato nel 1952 a Milano e morto suicida nel 1983, prima dei trentun anni, Mario fu attivista, intellettuale, scrittore, performer, provocatore, ma soprattutto innovatore. (ANSA).
Tornare alla home page