Spettacolo Colton Haynes: «L’alcol, la droga e la clinica psichiatrica»
L'attore racconta il suo annus horribilis, dopo la morte della madre e il divorzio: «Mi dicevano: hai la morte negli occhi».
Colton Haynes è reduce da un anno da incubo.
Dopo il divorzio dal marito Jeff Leatham e la morte della cara mamma, l’attore di Arrow è sprofondato in una depressione che lo ha spinto ad abusare di alcol e droghe.
La parabola discendente del promettente interprete, in realtà, era iniziata ancor prima, in seguito coming out del 2016, quando improvvisamente i riflettori si sono accesi sulla sua vita.
«Ho fatto coming out e, in un certo modo, la spirale negativa è iniziata. Mi sono sentito estremamente libero ma allo stesso tempo tutta quell'attenzione su di me mi ha fatto andare fuori controllo - ha confessato al magazine Attitude -. Mi sono sposato e non ha funzionato. È stata una cosa estremamente pubblica e mi ha spezzato il cuore. Proprio mentre cercavo di andare avanti, mia mamma è morta. Questo è successo solo un anno fa. A quel punto, ero a pezzi, il mio cervello si è rotto. Stavo preparando per una commedia e mi hanno licenziato. Hanno detto che sembrava che avessi “la morte negli occhi” ed era così».
A quel punto Colton ha iniziato ad abusare di alcol e droghe con più frequenza per «mascherare» il suo dolore, ma, dopo alcuni giorni di eccessi al Waldorf Astoria di Beverly Hills, il 30enne si è ritrovato pieno di lividi ed è stato lì che ha capito di avere disperato bisogno di aiuto.
«Sembrava che qualcuno mi avesse preso a botte. Non riuscivo a reggermi. Cadevo ovunque», ricorda.
L’attore è stato ricoverato in un ospedale del luogo, dove è stato trattenuto per una serie di valutazioni psichiatriche e fisiche. «Mi ero quasi distrutto i reni, ero finito in ospedale, ricoverato in psichiatria in codice 5150 (per pazienti che hanno messo in pericolo la propria vita o quella degli altri; ndr). Ero ormai verso l’autodistruzione».
«Per un po’ di tempo, ho parzialmente perso la vista dall’occhio sinistro. Mi sono reso conto di tutto ciò, solamente dopo esser tornato sobrio».
Colton ora sta molto meglio e da sei mesi vive in totale sobrietà.
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