Da Hirst a Boetti, artista materia arte
Fondazione Pinault apre stagione mostre. Oehlen a Palazzo Grassi
VENEZIA, 5 APR - Una tenda di perline rosse, una cascata di sangue, di Felix Gonzalez-Torres, che nella sua breve vita (1957-1996) ha centrato la sua opera sull'Aids, a coprire-svelare la statua in cera con gli stoppini accesi di Urs Fischer, destinata a consumarsi nei mesi della mostra, e poco più in là la fontana-autoritratto di Alighiero Boetti.
Nel grande salone d'ingresso della Punta della Dogana, a Venezia, le tre opere assumono quasi il ruolo di emblemi della complessità di temi che governa "Dancing with myself", la mostra che "indaga l'importanza primordiale della rappresentazione di sé nella produzione artistica dagli anni '70 a oggi e del ruolo dell'artista come protagonista e come soggetto stesso dell'opera".
"Dancing with myself", curata da Martin Bethenod e Florian Ebner, e la personale sull'artista tedesco Albert Oehlen, "Cows by the water", a cura di Caroline Bourgeois, a Palazzo Grassi, entrambe dall'8/4, segnano l'offerta espositiva per il 2018 messa in campo a Venezia dalla Fondazione Pinault.
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