CinemaEdwige Fenech in un film di Pupi Avati: «Lo aspettavo da una vita»
Covermedia
28.11.2022 - 16:30
La 73enne ha accettato al volo la parte proposta dal regista: «Quella telefonata è stata un colpo di fulmine».
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28.11.2022, 16:30
28.11.2022, 16:33
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Edwige Fenech torna sul set diretta da Pupi Avati. Un vero e proprio regalo per l’attrice che da anni ormai rifiutava tutti i ruoli proposti.
«Da oltre 7 anni non volevo più lavorare, né mettere piede su un set – racconta Edwige Fenech, 73 anni nell’intervista al Corriere -. Ma quella telefonata è stata un colpo di fulmine: Pupi mi ha raccontato la sceneggiatura e ho capito che un ruolo del genere, un ruolo vero, lo aspettavo da una vita. Oltretutto me lo proponeva un maestro del cinema: un grande regalo. Appena ho finito la telefonata, ero talmente felice che ho cominciato a saltare in giro per casa come un canguro, con la mia gatta che mi inseguiva e saltava insieme a me. Sembravamo due matte».
Il titolo è ancora provvisorio
Per la Fenech si tratta del ruolo giusto, nel quale interpreta una donna che ritrova l’amore. «Il titolo è provvisorio: La quattordicesima domenica nel tempo ordinario. Il racconto parte da una coppia di giovani, Marzio, interpretato da Lodo Guenzi, e Sandra, impersonata da Camilla Cerauli: si amano, si sposano ma poi si lasciano. Il destino li fa rincontrare dopo 35 anni e, stavolta, ad interpretarli siamo Gabriele Lavia ed io».
La location del ritrovo è quantomeno bizzarra. «Per caso, a un funerale, come spesso accade a una certa età (ride). Io lo riconosco subito, lui, pur riconoscendomi, mi trova molto cambiata. Il mio personaggio è una donna della mia età con varie criticità, non è felice e le capita di ritrovare il più grande amore della sua vita. Tra Marzio e Sandra sarà un profluvio di narrazioni, tra passato, presente e futuro».
Sul set con Gabriele Lavia il feeling però era quello giusto. «Tra Gabriele e me, un’intesa perfetta. E poi è bello! Si porta benissimo i suoi anni (80, ndr)».