Giannini, giovani attori, serve coraggio
Incontro tra Snc e russa Vgik, prima scuola cinema al mondo
ROMA, 02 NOV - L'unica cosa "che si può dire ai giovani attori è di avere coraggio, di non aver paura di sbagliare. Io non insegno a dire la battuta. La base è insegnare la gioia di vivere. Se non hai quella, cosa comunichi?". Parola di Giancarlo Giannini, che alterna ai set (come Notti magiche di Virzì e la miniserie di George Clooney Catch-22), l'impegno come coordinatore del Corso di recitazione alla Scuola Nazionale di Cinema, che ha appena ospitato i 'Vgik days in Italy', in occasione dei 100 anni dalla fondazione della Vgik di Mosca prima scuola di cinema al mondo.
Due giorni di masterclass e incontri culminata nel doppio spettacolo di alcuni allievi delle due scuole. La realtà di oggi "è molto più complessa - spiega Giannini -. Fellini, più di 30 anni fa mi diceva 'Giancarlino, il cinema è finito. Non subito, ma andremo al cinema come ad un museo'. E' un po' così, anche se il cinema in realtà, non è finito. E' cambiato il mezzo per raccogliere le immagini e siamo ancora all'inizio".
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