In TV Giorgio Panariello protagonista di Lol 4 – Chi ride è fuori: «Un manicomio senza infermieri»

Covermedia

2.4.2024 - 11:01

Giorgio Panariello
Giorgio Panariello

Cresciuto con i nonni, l’artista ha fatto della comicità la sua cifra stilistica per fuggire dalle difficoltà.

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Chi ride è fuori» vedrà la partecipazione anche di Giorgio Panariello impegnato nello show dove il sorriso è bandito, ma la comicità è regina.

«Nino Frassica, la scorsa edizione, ha detto: «Sembra un manicomio senza infermieri». In effetti è così», ha detto Panariello a La Repubblica, delineando il quadro dell'esperienza condivisa con colleghi del calibro di Aurora Leone, Lunanzio, Edoardo Ferrario, Lucia Ocone, Rocco Tanica, Maurizio Lastrico, Angela Finocchiaro, Claudio Santamaria e Diego Abatantuono.

Questa esperienza, oltre ad essere una sfida comica, diventa un momento di condivisione e di scoperta reciproca, un'occasione per mettere alla prova la propria capacità di mantenere la serietà in un contesto ludico e spensierato.

«Avere un po’ di talento mi ha aiutato a superar le difficoltà»

Il percorso di Panariello è segnato da una serie di sfide personali e professionali che lo hanno portato a rafforzare il proprio carattere e a valorizzare ancora di più il suo talento artistico, caratterizzato da momenti di profonda difficoltà, come l'abbandono da parte dei genitori e la perdita del fratello, che lo hanno spinto a crescere in fretta e a cercare nella comicità non solo un rifugio, ma una vera e propria vocazione.

«È stata una salvezza. Avere un po’ di arte e di talento mi ha aiutato a superare le difficoltà, mi ha indicato una strada da seguire. Ho conosciuto la fatica: studiavo e lavoravo, ho strigliato i cavalli al maneggio, ho fatto il cameriere, l’operaio nei cantieri navali. Però facevo ridere».

Grazie ai suoi nonni che l'hanno cresciuto come un figlio, Panariello ha avuto un’infanzia felice.

«Quando ti capitano queste cose, cresci più in fretta degli altri, è l’istinto della sopravvivenza, ho bypassato una parte della gioventù. Non c’erano la paghetta o i genitori che parlavano con gli insegnanti. Ho avuto l’amore dei nonni (…) Ovvio che mi è rimasto dentro il desiderio di famiglia. Ora con Claudia, la mia compagna, e i cani, me la sono costruita».