Nyon Grande «rimpatriata» per la 45esima edizione del Paléo Festival

gsi, ats

24.7.2022 - 20:25

La performance di Orelsan sul palco della 45esima edizione del Paleo Festival, Nyon.  (KEYSTONE/Valentin Flauraud)
La performance di Orelsan sul palco della 45esima edizione del Paleo Festival, Nyon.  (KEYSTONE/Valentin Flauraud)
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Dopo due anni di assenza – Covid oblige – c'è stata una grande «rimpatriata» per i fan del Paléo Festival di Nyon. La 45.ma edizione registra un bilancio positivo, con ben 250'000 spettatori da martedì a domenica.

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«Abbiamo corso un rischio con i due nuovi palchi», ha dichiarato il direttore del festival Daniel Rossellat. Oltre al programma musicale, anche la scenografia è stata accolta con grande favore. «Ci sentiamo come un subacqueo che, dopo un'apnea, ritrova la gioia di respirare», ha spiegato in senso figurato il capo di Paléo Festival, in riferimento alle due edizioni annullate a causa della pandemia da SARS-CoV-2.

Nonostante il clima torrido che ha accompagnato il festival, il numero di interventi sanitari è rimasto stabile o addirittura in calo rispetto alle altre edizioni. «Il pubblico è stato informato e ha preso le misure necessarie», ha notato la portavoce Michèle Müller.

Per Daniel Rossellat, non esiste un «tempo ideale» per un festival. Ma ha ammesso che firmerebbe «per 20 anni» se gli venissero offerte le stesse condizioni meteorologiche di quest'anno per le prossime edizioni.

«Il contabile è contento»

Rguardo alle finanze, «il contabile è contento», ha detto Rossellat, senza rivelare alcuna cifra. Se nelle spese sono stati rilevati «alcuni sforamenti», tutti i biglietti sono stati venduti e le entrate create da bevande e cibo dovrebbero essere migliori del solito.

Comunque, ha aggiunto il direttore del festival, anche se questa edizione dovesse concludersi con un utile, non riuscirebbe a compensare «il buco» dovuto alle cancellazioni del 2020 e del 2021, stimato in 1,3 milioni di franchi.