Conseguenze dell’era digitale Harry e Meghan preoccupati per il bullismo online: «Devastante»

Covermedia

11.10.2023 - 13:00

Duchess Of Sussex
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Il duca e la duchessa del Sussex sono intervenuti durante il vertice all’Archewell Foundation Parents denunciando le conseguenze dell’era digitale: «È impossibile non piangere».

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Harry e Meghan si sono schierati contro il bullismo online. Questo il tema della loro partecipazione all'Archewell Foundation Parents' Summit on Mental Wellness in a Digital Age, tenutosi martedì a New York.

«Un anno fa abbiamo incontrato alcune famiglie e in quell'occasione è stato impossibile non piangere ascoltando le loro storie, perché è davvero devastante», ha raccontato Meghan, come riporta Page Six. «Essere una mamma è la cosa più importante di tutta la mia vita, a parte, ovviamente, essere una moglie».

Harry e Meghan sono genitori di Archie, quattro anni, e Lilibet, due. «Dirò che mi sento fortunata che i nostri figli siano ancora piuttosto giovani, per cui questo problema non è nel nostro immediato futuro. Però mi sento anche spaventata da come continua a cambiare la situazione, e prima o poi dovremo affrontarla», ha continuato la duchessa.

«Sono preoccupata»

«Si dice che quando si è genitori, i giorni sono lunghi, ma gli anni sono brevi, quindi sono preoccupata. Tuttavia mi danno molta energia i progressi che abbiamo fatto nell'ultimo anno, grazie a questi incredibili genitori, questi sopravvissuti a queste esperienze, che condividono le loro storie. Più informazioni siamo in gradi di raccogliere, più possiamo spostare l'ago della bilancia».

Anche Harry ha commentato la delicata questione. «Penso che per noi, per me e per mia moglie, con i bambini che crescono in un'era digitale, la priorità sia quella di trasformare ancora una volta il dolore in uno scopo e di fornire il maggior sostegno possibile, nonché un riflettore e una piattaforma per questi genitori per riunirsi, guarire, elaborare il lutto e anche concentrarsi collettivamente sulle soluzioni, in modo che nessun'altra famiglia, da nessuna parte, debba passare quello che hanno passato loro».