Spettacolo I Beatles rifiutarono un'offerta da 220 milioni di euro

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6.7.2020 - 16:35

WEST HOLLYWOOD, CA - SEPTEMBER 21:  Musician Ringo Starr performs onstage during John Varvatos' International Day of Peace Celebration with a special performance by Ringo Starr & His All Starr Band at the John Varvatos Boutique on September 21, 2014 in West Hollywood, California.  (Photo by Jason Merritt/Getty Images for John Varvatos)
WEST HOLLYWOOD, CA - SEPTEMBER 21: Musician Ringo Starr performs onstage during John Varvatos' International Day of Peace Celebration with a special performance by Ringo Starr & His All Starr Band at the John Varvatos Boutique on September 21, 2014 in West Hollywood, California. (Photo by Jason Merritt/Getty Images for John Varvatos)
Source: Getty Images for John Varvatos

Nel 1976, per una possibile reunion, ai Fab Four vennero offerti 62,4 milioni di dollari: comparabili a 220 milioni di euro attuali.

Anni fa i Beatles rifiutarono un'offerta multi-milionaria per un concerto evento. Il motivo? L'atto di apertura dello show consisteva in un performer «che lottava con uno squalo bianco».

Ringo Starr afferma che, per la loro possibile reunion, nel 1976 ai Fab Four vennero offerti 62,4 milioni di dollari (55 milioni di euro). Per un valore di circa 250 milioni di dollari attuali (220 milioni di euro).

Solo 5 anni dopo la band si è infine definitivamente sciolta.

All’epoca il batterista aveva discusso l'idea con Paul McCartney, John Lennon e George Harrison. Ma alla fine i bandmate furono dissuasi dall'accettare l'accordo dello showman Bill Sargent, a causa dello strano spettacolo di apertura del concerto, che consisteva in un uomo che lottava con uno squalo bianco lungo 5,49 metri.

«Una volta abbiamo parlato di ricongiungimento», ha rivelato Ringo Starr al The Sunday Mirror.

«C’era un'offerta folle. Ci siamo chiamati l'un l'altro per vedere cosa ne pensavamo. Ma infine abbiamo deciso di non farlo perché l'atto di apertura consisteva in un ragazzo che mordeva uno squalo. Quindi abbiamo pensato: “No”».

Secondo il rocker, i tratta dell'unica offerta che la band aveva preso seriamente in considerazione prima che Lennon venisse fucilato e ucciso fuori dalla sua casa di New York nel 1980.

In seguito Harrison morì di cancro nel 2001, ma se entrambi fossero ancora vivi, Ringo è sicuro che alla fine la band sarebbe tornata insieme.

«Se John e George non fossero morti, ci sarebbe stata sicuramente una possibilità - riflette il 79enne - Paul ed io siamo ancora in viaggio. John sarebbe stato ancora in viaggio. Non so George. Faremmo ancora quello che amiamo fare».

Il 7 luglio McCartney si riunirà con Ringo per festeggiare il suo ottantesimo compleanno in un concerto virtuale su YouTube per beneficenza.

In cartellone per il Ringo Starr Big Birthday Show ci sono Sheryl Crow, Gary Clark, Jr., Sheila E. e Ben Harper, mentre le performance tribute arriveranno da Steve Earle, Peter Frampton e Judy Collins.

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