Spettacolo Joshua Jackson: alle prese con il linguaggio dei segni

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11.4.2018 - 13:03

Source: Covermedia

L’attore debutta a Broadway in «Figli di un Dio minore» nei panni di un insegnante per persone non udenti.

Joshua Jackson ha trascorso mesi e mesi a studiare il linguaggio dei segni, in vista del suo debutto a Broadway in «Figli di un Dio minore».

L’ex protagonista di Dawson’s Creek interpreterà sul prestigioso palco newyorkese un insegnante in una scuola per non udenti, nel riproposizione dell’opera del 1979 di Mark Medoff.

«Ho imparato l’inglese nella lingua dei segni, che sarebbe la nostra lingua ma espressa attraverso dei segni. Poi c’è l’ASL (American Sign Language), che è la lingua delle persone sorde per le persone sorde», ha dichiarato Jackson al Live with Kelly e Ryan. «Abbiamo fatto una prima esibizione la scorsa estate e mi sono dato tre o quattro mesi per imparare».

«La scorsa estate ero in panico assoluto. Speravo che le mie mani cominciassero a muoversi nel verso giusto. Nel frattempo ho imparato le battute. È servito un anno».

Joshua ha inoltre dovuto imparare a gesticolare e a parlare simultaneamente: un’impresa tutt’altro che semplice.

«Quella è una cosa completamente diversa, denominata SimCom - ha aggiunto l’attore -. È la parte più difficile perché praticamente devi attivare due parti diverse del tuo cervello. A ogni show, è una bella sfida».

Figli di un Dio minore ha debuttato a Broadway nel 1980, dopo una serie di spettacoli di successo al Taper Forum di Los Angeles.

L’opera è stata riproposta nel West End di Londra all’inizio degli Anni Ottanta ed è diventata un film di successo nel 1986, con protagonisti William Hurt e Marlee Matlin.

Il revival con Joshua inizierà l’11 aprile allo Studio 54, dopo le anteprime.

Al fianco dell’attore, ci sarà Lauren Ridloff.

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