Ecco di cosa soffre L'ex attaccante del Napoli Lavezzi ricoverato a Buenos Aires

Covermedia

12.1.2024 - 16:30

Ezequiel Lavezzi
Ezequiel Lavezzi

L’ex attaccante del Napoli è in cura presso una clinica di salute mentale: «I medici stanno cercando di stabilizzarlo».

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Ezequiel Lavezzi, ex attaccante del Napoli, soffre di ipomania: un disturbo bipolare caratterizzato dall’aumento dell’attività psicomotoria e accelerazione del pensiero. Lo rivela il suo legale, Mauricio D’Alessandro, smentendo di fatto le speculazioni che parlando di abuso di sostanze stupefacenti e alcol.

«È affetto da ipomania, un disturbo cronico che colpisce l’umore. Aveva già subito in passato le conseguenze di questa patologia. Si è scritto che fosse finito in cura per consumo eccessivo di stupefacenti o di alcol, ma non è affatto vero. È in clinica per curare un disturbo che potrebbe spingerlo a farsi del male», ha spiegato l’avvocato in un’intervista a SoFoot fornendo poi dettagli sull’attuale situazione dello sportivo, ricoverato presso una clinica di salute mentale a Buenos Aires.

«Lavezzi rimarrà in cura per tre settimane, poi avrà la possibilità di andarsene o restare a seconda delle sue condizioni. Quello che stanno cercando di fare i medici in questo frangente è stabilizzarlo, prima di capire se avrà bisogno di cure per un tempo più lungo. Va sottolineato il fatto che Lavezzi non è mai stato in terapia intensiva, a differenza di quanto è stato riportato da qualcuno».

Ecco la goccia che ha fatto traboccare il vaso

La goccia che ha fatto traboccare il vaso risale a dicembre quando, durante una festa notturna privata nella sua villa a Punta del Este, l’ex scugnizzo numero uno del Napoli, è stato presumibilmente accoltellato dal fratello per ragioni economiche.

Diversa però è la versione fornita dall’avvocato sulle circostanze dell’accaduto.

«Ha sentito un rumore nel cuore della notte e ha pensato che ci fossero persone in casa. È successo questo. Quando poi ha lasciato l’ospedale, ha cercato di superare la crisi da solo. Possono essere necessari quindici giorni, oppure un mese, non c’è un tempo stabilito. Però non ci è riuscito, ecco perché è andato in clinica. Non è una patologia che si cura in modo semplice, ad esempio dicendo al paziente: «Non devi andare a ballare». Richiede cure mediche specifiche, che sono quelle che sta ricevendo a Buenos Aires».