Mahama impacchetta Porta Venezia
Materiali simbolo globalizzazione e ferite della storia
MILANO, 1 APR – I caselli daziari di Porta Venezia rivestiti da sacchi di juta: è l'installazione 'A Friend' dell'artista ghanese Ibrahim Mahama, curata da Massimiliano Gioni per la fondazione Nicola Trussardi in occasione dell'Art e della Design Week milanesi.
Attraverso la ricerca e la trasformazione dei materiali, Mahama indaga temi come la migrazione, la globalizzazione e la circolazione delle merci e delle persone. I sacchi sono elementi fondamentali della sua ricerca: simbolo dei mercati del Ghana, sono fabbricati in Asia e importati in Africa per il trasporto su scala internazionale di merci. Strappati, rattoppati e marcati, i sacchi con le loro cuciture raffazzonate diventano garze che tamponano le ferite della storia, simbolo di conflitti e drammi che da secoli si consumano all'ombra dell'economia globale. I sacchi di Mahama racchiudono allo stesso tempo un significato più nascosto che riguarda la forza lavoro che si cela dietro la circolazione internazionale delle merci.
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