Spettacolo Matthew McConaughey: campagna sull’autismo

(Cover) - IT Showbiz - Matthew McConaughey ha fatto squadra con il marchio di bellezza Kiehl’s per sensibilizzare il pubblico sull’autismo.

La star di «Dallas Buyers Club» ha lavorato con i designer dell’azienda per creare uno speciale packaging per la Ultra Facial Cream e ha anche prestato il suo volto per una campagna video, chiedendo di condividerlo per far crescere la raccolta fondi.

Per ogni post, Kiehl’s donerà 1 dollaro (0,83 centesimi di euro) ad Autism Speaks, finché si sarà raggiunto l’obiettivo dei 167mila euro.

Il 47enne ha deciso di coinvolgersi nel progetto per la sua personale esperienza a contatto con bambini affetti da disordini dello sviluppo, attraverso la sua fondazione benefica Just Keep Livin’.

«Si stima che l’autismo colpisca 70 milioni di persone al mondo e molti degli studenti coinvolti nei programmi post scolastici della mia Just Keep Livin’ rientrano nello spettro dell’autismo», racconta a People magazine. «So per esperienza diretta quali sono gli effetti dell’autismo non solo sui bambini ma anche sulle loro famiglie».

A dare all’attore l’idea di creare la fondazione è stata la nascita di suo figlio Levi, nel 2008 e il suo lavoro continua ora con Autism Speaks. «Sapevo che volevo trovare un modo per aiutare i bambini, soprattutto i ragazzini del liceo che sono davvero in una fase cruciale della loro vita», aggiunge. «Il nostro lavoro con Just Keep Livin’ si dedica a rafforzare i giovani e fornisce loro gli strumenti di cui hanno bisogno per fare scelte costruttive e avere una vita piena e produttiva».

L’attore cerca di passare i suoi valori anche ai tre figli avuti dalla moglie Camila Alves. «Da famiglia abbiamo la fortuna di poter offrire qualcosa tutto l’anno. Camila, i bambini ed io spediamo cibo ogni Giorno del Ringraziamento ad Austin, spesso visitiamo il programma di Just Keep Livin’ in varie scuole e siamo abbastanza fortunati da poter viaggiare il mondo quando lavoro, cosa che offre ai bambini un’educazione alla diversità culturale, in modo che non facciano caso a forme, taglie e colori differenti».

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