Spettacolo Michael Douglas: «Recitare non era divertente all’inizio»
L’attore parla del pessimo rapporto con la telecamera, agli inizi della sua carriera a Hollywood.
La recitazione non appassionava Michael Douglas all’inizio della sua grande carriera a Hollywood.
L’attore di «Wall Street», figlio del grande Kirk Douglas, non riusciva a godersi pienamente il successo a causa del difficile rapporto con la telecamera, vista come un vero e proprio nemico.
«Quando ho iniziato la mia carriera, non mi divertivo - ha dichiarato a People -. Non mi piaceva la telecamera. La trovavo molto offensiva. Ci sono stati momenti in cui ero terrorizzato all’idea di andare in scena. Mi sono chiesto a lungo quale fosse il motivo per continuare a svolgere un lavoro che non mi piaceva».
Poi è arrivata la svolta: «A un certo punto della mia carriera, ho cambiato un paio di attitudini, ho preso un paio di piccole decisioni e tutto è diventato più piacevole», ha spiegato. «È stato l’anno di “Attrazione Fatale” e “Wall Street”. Penso che aver vinto l’Oscar ed esser uscito dall’ombra di mio padre, mi abbia aiutato. In quel periodo ho cambiato anche la mia attitudine sul modo in cui gestivo la recitazione».
«Prima ero un attore di metodo. Provavo a calarmi nella verità e nel dolore. Poi ho realizzato che in realtà tutto è finzione, bisogna fingere sul dolore, facendo credere a tutti che sia reale. Una volta liberatomi da queste piccole paure, mi sono dato più possibilità».
