Nilla Pizzi, vincitrice del festival nel 1951 con il brano «Grazie dei fior», con un ricamatissimo abito bianco che ha fatto storia.
Patty Pravo sul palco del Teatro Ariston nel 2016 con un magnifico abito nero firmato da Gianluca Saitto.
Uno dei capi-scandalo della storia del Festival, l'abito con spacco abissale realizzato da Fausto Puglisi per Belen Rodriguez...
...responsabile di aver messo in mostra la farfalla tatuata sull'inguine della showgirl.
Achille Lauro a Sanremo 2019 con uno smoking bianco firmato Pignatelli.
Alba Parietti, co-conduttrice nell'edizione del 1992, indossava un impareggiabile long dress con coda in paillette nere e cristalli disegnato da Raniero Gattinoni.
Storici abiti in passerella per i 70 anni del Festival di Sanremo
Nilla Pizzi, vincitrice del festival nel 1951 con il brano «Grazie dei fior», con un ricamatissimo abito bianco che ha fatto storia.
Patty Pravo sul palco del Teatro Ariston nel 2016 con un magnifico abito nero firmato da Gianluca Saitto.
Uno dei capi-scandalo della storia del Festival, l'abito con spacco abissale realizzato da Fausto Puglisi per Belen Rodriguez...
...responsabile di aver messo in mostra la farfalla tatuata sull'inguine della showgirl.
Achille Lauro a Sanremo 2019 con uno smoking bianco firmato Pignatelli.
Alba Parietti, co-conduttrice nell'edizione del 1992, indossava un impareggiabile long dress con coda in paillette nere e cristalli disegnato da Raniero Gattinoni.
Quest'anno il festival della canzone italiana compie 70 anni e festeggia in grande stile con Opening Sanremo, esclusivo fashion show presentato Chiara Giallonardo presso il Casinò di Sanremo. In mostra la moda e i look passati sul palco del Teatro Ariston nel corso di sette decenni.
L'abito bianco modello new look ricamatissimo, indossato da Nilla Pizzi nel 1951 quando vinse il primo Festival di Sanremo con «Grazie dei fior», divenne subito imitatissimo. Lo stesso avvenne per il long dress nero realizzato da Raffaella Curiel per Iva Zanicchi nel '69, vincitrice del festival con Zingara.
Per non parlare dei capi-scandalo, come quello con spacco abissale realizzato da Fausto Puglisi per Belen, che mostrò così al pubblico la sua farfallina tatuata sull'inguine. Oppure dell'abito di Julia de Palma firmato Fernanda Gattinoni; quello della Sartoria Gulp per Marcella Bella o ancora quello indossato da Mina quando vinse con le Mille Bolle Blu.
Sono capi storici, legati per sempre alle canzoni dell'epoca e alle loro interpreti, e saranno anche loro a raccontare 70 anni di storia del Festival della Canzone Italiana, attraverso la moda e i look passati sul palco del Teatro Ariston in sette decenni, in «Opening Sanremo 2020». L'evento in programma alla vigilia del Festival della canzone italiana, lunedì 3 febbraio, celebrerà i 70 anni della gara canora, primo appuntamento del progetto «Tra palco e città».
Il fashion show di 12 capi, sviluppato da Rai Pubblicità, in collaborazione con Rai Teche (per i filmati), sarà presentato da Chiara Giallonardo dal Casinò di Sanremo. Grande apporto dalla maison Gattinoni che esporrà per l'occasione cinque creazioni dell'archivio storico Fernanda e Raniero Gattinoni, dichiarato nel 2008 dal Mibact patrimonio storico nazionale.
Gli abiti sono quello in duchesse blu ricamato realizzato da Fernanda Gattinoni nel '53 per la cantante Flo Sandon's; un long dress con coda in paillette nere e cristalli, disegnato da Raniero Gattinoni nel '92 per Alba Parietti nelle vesti di co-presentatrice; un abito in cady rosso bordeaux con cintura in vita e fiocchi fatto da Fernanda Gattinoni nel '95 per Maria Teresa Ruta; un tubino in paillette oro e ricami di cristallo fatto sempre da Fernanda Gattinoni nel '67 per Renata Mauro; un abito lungo in lurex rosso, firmato Fernanda Gattinoni nel '73 per la cantante Lara Saint Paul.
Tra «i pezzi forti», l'abito nero che Gianluca Saitto ha firmato per Patty Pravo, nel Sanremo 2016, e lo smoking bianco di Pignatelli per Achille Lauro a Sanremo 2019.
Tornare alla home page