Spettacolo Pamela Anderson: addio al ristorante vegano

CoverMedia

1.12.2017 - 13:23

(Cover) - IT Showbiz - È già giunta al capolinea la partnership tra Pamela Anderson e un ristorante vegano di St. Tropez.

L’ex star di Baywatch aveva lanciato il pop-up La Table du Marche appena un paio di settimane fa, ma, per attriti con la direzione, ha preferito farsi da parte e rinunciare al progetto.

«Ho delle cattive notizie - ha scritto sul suo sito l’attrice -. A causa di circostanze totalmente fuori dal mio controllo, sono costretta a rimuovere il mio nome dalla collaborazione con lo (chef) Christophe Leroy. Era un lavoro fatto per amore degli animali e per far vivere ai consumatori una sexy esperienza vegana in uno dei miei posti preferiti».

La 50enne ha preferito non rivelare le cause che l’hanno spinta a lasciare, ma ha parlato di «maltrattamenti» verso i dipendenti e una «totale mancanza di rispetto» nei suoi confronti.

«Sono estremamente amareggiata per quest’opportunità persa, ma continuerò a sperimentare dei modi creativi per aiutare gli animali e le persone più deboli di tutto il mondo».

«Mi dispiace», ha concluso.

All’inaugurazione del ristorante, avvenuta il 4 luglio, la Anderson dichiarava entusiasta: «Oggi uno dei miei più grandi sogni è diventato realtà. È la notte dell’apertura del La Table du Marche by Pamela, il mio primo ristorante vegano con il mio chef preferito, Christophe Leroy».

«Io e Christophe ci siamo conosciuti a una raccolta fondi a Parigi - raccontava Pam -. In quell’occasione servì i più deliziosi cibi vegani mai mangiati in vita mia. Abbiamo cominciato a parlare ed è nata così l’idea di aprire un ristorante temporaneo per 50 giorni durante la bella stagione a St. Tropez. In estate ci sono moltissimi turisti a St. Tropez. Spero che condividere questa sexy esperienza possa instillare il veganismo nei cuori e nelle menti delle persone».

Pamela è notoriamente vegana e da anni lotta per i diritti degli animali.

Per il suo impegno, l’attrice e attivista un anno fa è stata nominata Person of the Year dagli ufficiali della People for the Ethical Treatment of Animals (PETA).

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