Panahi, la poesia dentro un'auto
In gara Three Faces, viaggio on the road con regista (assente)
CANNES, 13 MAG - Nel nuovo film del regista iraniano Jafar Panahi, Three Faces, in concorso a Cannes, è grande poesia dentro un'auto tra le montagne dell'Iran. Il regista, censurato nel suo Paese dove di fatto gli è vietato realizzare film, a tre anni di distanza da 'Taxi Teheran' torna agli spazi angusti di un'automobile, gli unici possibili per girare in maggior sicurezza, e racconta una storia ironica, forte, che è una denuncia, più o meno soft, di quanto sia difficile fare cinema in Iran.
Il film, che uscirà in Italia da Cinema di Valerio De Paolis, vede in scena una famosa attrice iraniana (Behnaz Jafari) e un'aspirante attrice molto giovane (Marziyeh Rezaei) più il regista nei panni di se stesso. Rezaei manda un videomessaggio alla star Jafari chiedendo di aiutare la sua carriera e, a fine video, si suicida. Mossa da sensi di colpa e dalla curiosità di sapere se quel video sia vero o falso, Jafari intraprende, con Panahi che la accompagna in auto, un lungo viaggio tra i villaggi montuosi del nord-est dell'Iran.
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