Spettacolo Sean Penn contro il documentario su El Chapo

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2.11.2017 - 12:03

LOS ANGELES, CA - MARCH 12:  Actors Sean Penn and Charlize Theron attend the premiere of Open Road Films' "The Gunman" at Regal Cinemas L.A. Live on March 12, 2015 in Los Angeles, California.  (Photo by Jason Merritt/Getty Images)
LOS ANGELES, CA - MARCH 12: Actors Sean Penn and Charlize Theron attend the premiere of Open Road Films' "The Gunman" at Regal Cinemas L.A. Live on March 12, 2015 in Los Angeles, California. (Photo by Jason Merritt/Getty Images)
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(Cover) - IT Showbiz - Sean Penn sta tentando in tutti i modi di bloccare la messa in onda del documentario sul criminale e trafficante di droghe messicano Joaquin 'El Chapo' Guzman.

Secondo fonti certe, l’attore hollywoodiano ha contribuito significativamente alla cattura dell’uomo, da lui intervistato nel 2015 grazie all’aiuto dell’attrice Kate Del Castillo all’interno del suo bunker.

L’intervista fu pubblicata su Rolling Stone nel gennaio del 2016, un giorno prima che il boss finisse nuovamente dietro le sbarre. E adesso Penn teme che i fedelissimi di El Chapo possano cominciare a dargli la caccia per rivendicare il criminale.

Il giudice messicano Arely Gomez minacciò di arrestare la Del Castillo qualora questa avesse rimesso piede nel suo paese d’origine.

Le accuse contro Kate, naturalizzata statunitense, però decaddero e l’attrice è stata recentemente contattata da Netflix per raccontare la sua versione dei fatti sulla torbida faccenda.

The Day I Met El Chapo: The Kate del Castillo Story uscirà stasera, e Sean teme che l’attrice possa aver rivelato dei pericolosi dettagli sull’incontro con El Chapo, tra cui il fatto che fu lui a dire alla polizia dove si trovasse il nascondiglio segreto del criminale.

«Sono riprovevoli gli sforzi della Sig.ra Del Castillo e del suo team per ottenere attenzioni e visibilità. Con il loro modo di fare hanno creato una storia falsa, folle e sconsiderata», si legge nel comunicato che Penn ha affidato al suo portavoce Mark Fabiani.

«La storia che il Sig. Penn o chiunque in sua rappresentanza abbia avvisato la polizia sul suo viaggio è il frutto di una sfacciatissima bugia. Non è mai successo e non ci sarebbero state ragioni affinché potesse essere accaduto».

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