Spettacolo Spike Lee contro Trump: «Un gangster che prova a fare il dittatore»

CoverMedia

3.6.2020 - 11:10

92nd Academy Awards held at the Dolby Theatre - Arrivals

Featuring: Spike Lee
Where: Los Angeles, California, United States
When: 09 Feb 2020
Credit: Adriana M. Barraza/WENN/Cover Images
92nd Academy Awards held at the Dolby Theatre - Arrivals Featuring: Spike Lee Where: Los Angeles, California, United States When: 09 Feb 2020 Credit: Adriana M. Barraza/WENN/Cover Images
Source: Adriana M. Barraza/WENN/Cover Im

Il regista si scaglia contro il presidente, ritenendolo il primo responsabile delle proteste divampate in America dopo l’uccisione di George Floyd.

Spike Lee attacca duramente il presidente americano Donald Trump.

Per il regista è il leader della Casa Bianca, con le sue dichiarazioni provocatorie e divisive, ad aver acceso la miccia che ha fatto esplodere le proteste e gli scontri negli Stati Uniti.

«È un gangster che prova a fare il dittatore», ha dichiarato Lee alla BBC parlando della morte di George Floyd, l’afroamericano ucciso barbaramente a Minneapolis da un poliziotto bianco.

Trump ha minacciato di utilizzare l’esercito per sedare gli scontri, che hanno messo a ferro e fuoco molte città americane. Ieri, il politico è inoltre apparso all’esterno della Casa Bianca con in mano una Bibbia, mentre i dimostranti venivano allontanati con i gas lacrimogeni.

«Ieri sera, io e la mia famiglia urlavamo increduli per quella messa in scena - ha spiegato il filmmaker -. Sono stati utilizzati la forza, i gas lacrimogeni, sono stati picchiati innocenti e persone che protestavano pacificamente, le strade sono state ripulite affinché lui potesse avvicinarsi a una chiesa. È stato ridicolo».

«Non avevo mai visto nulla del genere in tutta la mia vita, in particolare da parte di un leader mondiale».

Dopo la morte di Floyd, tutti e quattro i poliziotti coinvolti nel reato, incluso Derek Chauvin, sono stati arrestati con l’accusa di omicidio colposo.

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