Dopo l’uragano #MeToo Woody Allen: «Le cacce alle streghe finiscono prima o poi»

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2.8.2019 - 13:09

Il regista newyochese Woody Allen.
Il regista newyochese Woody Allen.
Source: Derrick Salters/WENN.com

Il regista torna al cinema con «Un giorno di pioggia a New York», dopo essere finito ai margini di Hollywood.

Travolto dall’uragano #MeToo per la vecchia storia delle presunte molestie alla figlia adottiva Dylan Farrow (per cui nessun tribunale lo ha mai processato o condannato), Woody Allen prova a risalire la china con un nuovo film.

«Un giorno di pioggia a New York», messo al bando da Amazon per ragioni etiche, è pronto al rilascio in Europa, con l’arrivo nelle sale italiane in programma il 10 ottobre.

Finita la cacci alle streghe

«Tutte le cacce alle streghe finiscono prima o poi - ha dichiarato Allen a Il Venerdì, editoriale de La Repubblica, a proposito delle accuse nei suoi confronti -. Per definizione non sono una buona cosa. Tendono a esaurirsi col tempo, si smorzano fino a spegnersi».

«Un giorno di pioggia a New York», che vanta un cast stellare composto da Elle Fanning, Timothée Chalamet, Jude Law, Selena Gomez e Diego Luna, racconta la storia di una giovane coppia, il cui amore verrà messo a dura prova da nuovi incontri.

La locandina del nuovo film di Woody Allen
La locandina del nuovo film di Woody Allen
ANSA

Le relazioni non devono essere un lavoro

«Le relazioni tra uomini e donne hanno un’accordatura molto fine e delicata - ha dichiarato il regista nel presentare la pellicola -. Se in un organismo manca anche un piccolo elemento, tipo lo zinco o il ferro, si possono avere anche tutti gli altri, ma quella singola mancanza alla fine può uccidere. Lo stesso avviene nelle relazioni. Devono avere tutto, altrimenti falliscono. O continuano tra troppi conflitti».

«C’è chi prova con la terapia di coppia, chi con lo yoga, a volte funziona ma non troppo spesso. Le cose che ti fanno star bene, avere una barca o guardare il baseball o fare una passeggiata in montagna, sono quelle che aspetti con trepidazione. Se invece stare insieme diventa un lavoro - molta gente dice della propria relazione “bisogna lavorarci” -, un’incombenza, allora non è più divertente».

Pensione ancora lontana

Woody ammette di essere andato in terapia: «Io ci sono sempre andato. Per me funziona, certo meno di quanto uno desidererebbe, ma aiuta».

A 83 anni e con una carriera stellare alle spalle, Woody vede il ritiro dalle scene ancora molto lontano. «Farò film sin quando qualcuno mi pagherà per farli», ha tagliato corto.

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