Altro che controlli anti-doping a sorpresa Avvertiva in anticipo i suoi atleti in cambio di denaro

bfi

24.5.2019

Michael Rotich
Michael Rotich
Getty Images

L'ex capo delegazione della squadra kenyana di atletica è stato squalificato per 10 anni dal mondo dell'atletica. 

Il comitato etico della IAAF ha trovato Michael Rotich colpevole di aver avvertito in anticipo i suoi atleti e allenatori dell'arrivo di test anti-doping - a sorpresa - in cambio di denaro.

Michael Rotich è un ex maggiore dell'esercito kenyano, il quale ha diretto la squadra di corridori del suo Paese alle ultime Olimpiadi estive di Rio nel 2016.  

La federazione kenyana concluse al 15esimo posto del medagliere olimpico, grazie a 13 medaglie (6 oro, 6 argento, 1 bronzo) conquistate proprio nell'atletica leggera.

Il comitato etico della IAAF ha fatto sapere che «Rotich ha cercato del guadagno personale sabotando i controlli anti-doping, di conseguenza distorcendo i risultati delle competizioni e contravvenendo così ai principi etici della stessa Federazione Internazionale di Atletica». 

Le indagini iniziarono già durante i Giochi in questione, quando il Sunday Times e la televisione tedesca ARD filmarono di nascosto lo stesso Rotich che offriva i suoi servizi illeciti in cambio di diecimila sterline. 

L'ex militare ha cercato di scagionarsi dalle accuse affermando di voler solo proteggere gli atleti cercando di smascherare possibili spie.

La storia così raccontata lo portò a Rio, a fianco della sua delegazione, ma non mancò di innescare l'interesse della IAAF e dell'agenzia kenyana dell'anti-doping. 

In aprile del 2017, la kenyana Jemima Sumgong, medaglia d'oro a Rio nella maratona, è stata trovata positiva al doping  e squalificata per 4 anni da ogni tipo di competizione. 

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