I giocatori della Under 23 e della Under 18 dell'Aston Villa messi in campo a causa dell'epidemia di Covid che ha decimato la squadra titolare hanno tenuto testa per un tempo al Liverpool nel 32/i di finale della Fa Cup, cedendo alla fine per 4-1 ma meritandosi il rispetto dei pluricampioni.
La squadra di Klopp è andata in vantaggio già al 4' senza però affondare il colpo e subendo anzi il pareggio al 41', firmato da un 17enne, Louie Barry, che difficilmente dimenticherà questa serata al Villa Park.
Nella ripresa, il Liverpool si è svegliato, grazie in particolare all'ingresso di Thiago Alcantara, e nel giro di una ventina di minuti ha fatto centro con Wijnaldum, Mane e Salah in successione, approfittando anche del netto calo fisico dei giovanissimi avversari. Per loro è stata una esperienza incredibile e inattesa, dato che solo poche ore fa il loro club aveva deciso che nonostante il focolaio di Covid non avrebbe rinunciato alla sfida. Chiuso il centro di allenamento e messa squadra e tecnici in isolamento, i dirigenti hanno chiamato l'allenatore dell'U.23, Mark Delaney, incaricandolo di mettere insieme una formazione per affrontare i più forti. Missione compiuta, a testa alta, come hanno riconosciuto anche gli avversari: «Sono un bel gruppo di ragazzi, si meritano i complimenti. E pensare che uno di loro mi ha detto che non giocava da due mesi», ha dichiarato il veterano dei Reds James Milner.
Nell'altra valida sempre per i 32/i, i Wolves hanno battuto 1-0 ed eliminato il Crystal palace.
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