Il folle mondo del calcio In 10 anni spesi quasi 50 miliardi solo in trasferimenti

SDA

30.8.2021 - 18:00

Nell'arena i gladiatori e i loro agenti incassano, sugli spalti e sui divani di casa gli spettatori pagano e gioiscono.
Nell'arena i gladiatori e i loro agenti incassano, sugli spalti e sui divani di casa gli spettatori pagano e gioiscono.
Keystone

In dieci anni sono stati spesi 48,5 miliardi di dollari (44,5 miliardi di franchi) in trasferimenti internazionali nel calcio maschile. Lo rende noto un rapporto della Fifa relativo al periodo 2011-2020.

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Si tratta dello studio più esaustivo fino ad oggi sugli ingaggi nel mondo del calcio, che conferma l'aumento ininterrotto dell'attività nel mercato dei trasferimenti nell'ultimo decennio.

Nel 2011 sono stati registrati 11'890 trasferimenti e nel 2019 è stato raggiunto un massimo di 18'079. In quel periodo sono stati effettuati un totale di 133'225 trasferimenti e incarichi internazionali e sono stati investiti 48,5 miliardi di dollari.

Un totale di 66'789 giocatori e 8264 club di 200 federazioni membri della federazione internazionale Fifa hanno recitato un ruolo nei trasferimenti, cifre che evidenziano il peso del calcio nell'economia globale. Con 15'128 trasferimenti, i brasiliani sono in cima alla lista dei giocatori destinati a club stranieri; seguono gli argentini (7444), gli inglesi (5523), i francesi (5027) e i colombiani (4287).

I club europei guidano la spesa per i trasferimenti. Negli ultimi dieci anni, il numero di club che hanno operato a livello internazionale è cresciuto di oltre il 30%, da 3167 nel 2011 a un picco di 4139 nel 2019. L'elenco dei primi 30 club è composto esclusivamente da società europee: Inghilterra (dodici), Spagna e Italia (cinque ciascuno), Germania (tre), Francia e Portogallo (due) e Russia (una). Questi 30 club hanno speso un totale di 22,8 miliardi di dollari, che rappresentano il 47% del totale globale per il decennio.

Preoccupante poi il dato che evidenzia come i contributi di solidarietà, con l'importo del 2020 (38,5 milioni di dollari) che rispecchia quello del 2011 (38,0 milioni di dollari). Sebbene il calo possa essere ricondotto alla pandemia da Covid-19, c'è un altro numero che va a forte contrasto ed è l'aumento delle commissioni corrisposte agli agenti, passati da 131,1 milioni di dollari nel 2011 a 640,5 nel 2019.