Il presidente del Lugano, che oggi ha ripreso gli allenamenti in gruppo, non è felice di dover riprendere il campionato.
«È bellissimo rivedere i ragazzi - ha ammesso il Près - si vede che sono molto motivati. C'è anche un bel manto erboso, in queste ultime settimane ha riposato anche l'erba (ride). Sono cose positive che portano ottimismo, proprio ciò di cui abbiamo bisogno in momenti come questi».
Tuttavia l'ottimismo di Angelo Renzetti ha un limite: «Noi non siamo contenti di ricominciare il campionato. I motivi li ho ripetuti più volte. C'è la situazione dei contratti dei giocatori che scadono alla fine del mese di giugno, le spese supplementari e non dimentichiamo che il problema coronavirus non è ancora stato risolto. In ogni caso noi non ci metteremo di traverso».
«La SFL non ha saputo dare risposte a molte domande - ha proseguito il numero uno dei bianconeri - come la questione dei giocatori con i contratti in scadenza a fine giugno. Vanno rinnovati? Per due mesi? Per un anno?».
«La possibilità di riaprire al pubblico nel mese di luglio è un motivo in più per chiudere qui questa stagione e per concentrarsi sul campionato 2020-21», ha infine concluso Renzetti.
L'allenatore Maurizio Jacobacci: «Bisogna lavorare»
«Il primo allenamento dopo la lunga pausa ci ha mostrato che alcuni giocatori hanno meno fiato di altri - ha detto invece l'allenatore del Lugano Maurizio Jacobacci - quindi ora si tratta di riportare tutti su ottimi livelli».
«I giocatori ed io siamo dei professionisti ed il nostro dovere è lavorare per essere pronti per l'eventuale ripresa del campionato», ha proseguito il tecnico bianconero.
«Io, pur tenendo conto della situazione particolare, in campo cercherò di essere il più normale possibile. Ovviamente però mi mancherà il contatto fisico con i giocatori», ha concluso Jacobacci.