Con quella di Copenaghen sono diventate 6 le sconfitte consecutive del Lugano.
Rispetto a quanto visto lo scorso weekend in Coppa Svizzera a Losanna, i bianconeri hanno offerto una prestazione di livello, tenendo testa ai danesi per tutti e 90' i minuti.
«Siamo stati una squadra da Europa League», ha dichiarato un comunque soddisfatto Angelo Renzetti, «è evidente che non è facile venire qui a portare via punti. Usciamo dal campo a testa alta».
«Quando giochiamo così non posso rimproverare niente ai ragazzi. Se ci crediamo tutti possiamo giocarcela contro chiunque», ha detto Fabio Celestini.
Il capitano Sabbatini ha confermato la buona prestazione della squadra ammettendo che lui e i suoi hanno lasciato il campo da gioco arrabbiati: «Per ciò che abbiamo fatto il pareggio sarebbe stato un risultato più giusto.»
Della stessa idea anche Celestini: «Peccato, una prestazione del genere avrebbe meritato un altro tipo di risultato, però significa che ci manca ancora qualcosina.»
Celestini potrà dormire sonni tranquilli?
«Non si può mai dormire sonni tranquilli - ha risposto il presidente del Lugano - anche perchè se le sconfitte continuano uno non può subire senza reagire e purtroppo quando bisogna cambiare qualcosa è sempre l'allenatore il primo a pagare».
La sfia di domenica a Lucerna sarà dunque un altro banco di prova per la fomrazione di Celestini, che dopo l'ottima prestazione in campo europeo dovrà ripetersi in campionato per smuovere la classifica, uscire dai bassifondi e evitare un sempre latente cambio della guardia.