Tifosi e opinionisti si sono scervellati per quasi 30 anni cercando di dare un senso alle parole di Eric Cantona, al quale erano state chieste spiegazioni per il famigerato calcio di Kung-Fu sferrato allo stadio a un tifoso. Ora l'iconico ex attaccante fa chiarezza... più o meno.
Era il 1995 quando il leggendario giocatore del Manchester United Eric Cantona aveva risposto in maniera apparentemente senza senso quando gli fu chiesto di spiegare il suo «calcio kung-fu» sferrato a un malcapitato tifoso del Crystal Palace. Gesto che gli costò 9 mesi di squalifica.
Ma la rivelazione, arrivata dopo quasi trent'anni di attesa, riguarda la risposta data ai giornalisti che lo assillavano.
Cantona, ricordiamo, si era già imposto come un giocatore fuori dagli schemi, sia in campo che fuori. Un attaccante di raro talento, riconosciuto anche da Sir Alex Ferguson - uno che di calcio se ne intende - come uno dei quattro super giocatori allenati in quasi 30 anni allo United. Ed è tutto dire.
Ma torniamo alla famigerata risposta data alla stampa da Cantona 29 anni fa, desiderosa di conoscere il motivo del pazzo gesto.
La sua risposta enigmatica
«Quando i gabbiani seguono il peschereccio è perché pensano che le sardine saranno gettate in mare», aveva detto l'ex attaccante francese. Aveva ringraziato i presenti, si era alzato ed era uscito dalla sala stampa.
L'oggi 57enne, parlando a FranceTV nella trasmissione «C dans l'air», ha così svelato l'arcano: «Non volevo, ma il Manchester United mi aveva comunicato che era importante che io parlassi con la stampa. Così ho detto: "Ok, parlerò con i media, nel senso che loro vogliono che io parli... dirò qualsiasi cosa"».
«La stampa mi ha distrutto. Ma in un certo senso mi sono vendicato», ha continuato colui che ha lasciato il calcio per altre passioni.
Il senso? Non era importante
«Volevano che parlassi, ho parlato. È venuto fuori quello che ho detto e poi me ne sono andato. La stampa ha cercato di trovare un senso alla cosa e di renderla filosofica. Forse è uscita dal mio subconscio e forse inconsciamente ha creato un senso. Vi posso dare oggi la spiegazione: "Voi mi fate parlare, io parlo e chi se ne frega se le parole hanno o non hanno un senso».
Il francese era stato inizialmente condannato a due settimane di carcere per l'aggressione al tifoso del Palace, ma in seguito a un appello la pena era stata ridotta a 120 ore di servizi sociali.
Attore e cantante
Oggi «The King», com'era chiamato dai tifosi dello United (64 reti in 143 partite giocate con la maglia dei Red Devils) recita e canta. Il calcio è un capitolo chiuso, che ritorna di tanto in tanto a farsi sentire. Ma lui, uno dei più divertenti attaccanti prodotti dalla scuola francese, ha barattato il pallone per il microfono. Mai scontato Eric Cantona.