Una nuova polemica coinvolge il primo ministro portoghese, António Costa, e stavolta c'entra anche la Roma di José Mourinho.
Questo fine settimana il quotidiano Observador ha rivelato che lo scorso 31 maggio, in volo verso la Moldavia per il secondo summit della Comunità politica europea, che si sarebbe svolto il giorno dopo, Costa ha fatto uno scalo imprevisto a Budapest, dove ha assistito alla finale di Europa League accanto al suo omologo e discusso premier ungherese, Viktor Orbán.
Il Presidente del Portogallo minimizza
Lo scalo non era nell'agenda ufficiale del primo ministro e se, da una parte, il Presidente della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa, rivela di esserne stato messo al corrente in privato e minimizza, «voleva solo dare un abbraccio a Mourinho», dall'altra le opposizioni, di destra e di sinistra, parlano di un vero e proprio dirottamento di un aereo di Stato per motivi privati (il volo era su un Falcon 50 dell'Aeronautica militare).
Spese ulteriori a carico dei contribuenti
Per i deputati di Iniziativa liberale, Costa dovrebbe ora pagare le spese dello scalo fuori programma a causa di una partita di calcio.
Dirottando verso l'Ungheria per assistere alla partita del 31 maggio, scrive il «Portugalresident.com». Il Primo Ministro avrà aggiunto costi aggiuntivi di carburante, tasse e costi di parcheggio, alle spese già considerevoli.
Condannabile la visita a Orbán
Per le sinistre è condannabile anche il fatto che il primo ministro andasse a visitare, al di fuori di un vertice ufficiale, un leader come Orbán. Ma anche all'interno dello stesso Partito socialista si alzano voci di scontento e l'ex eurodeputata Ana Gomes, su Twitter, allude a questo scalo in Ungheria come a una mossa diplomatica in vista dell'elezione, l'anno prossimo, del nuovo Presidente del Consiglio europeo, incarico a cui da tempo Costa è dato come uno dei candidati forti.