Stando alle statistiche di Opta il tempo effettivo di gioco della Liga è il più basso d'Europa. Colpa delle lunghe pause di gioco causate dalla perdita di tempo e dalle simulazioni?
I numeri non mentono. Statistiche alla mano se si confronta il tempo effettivo di gioco delle leghe europee più prestigiose ad uscirne con le ossa rotte è La Liga spagnola. Con una media di soli 50 minuti e 57 secondi di gioco a partita si ritrova sul gradino più basso di questa speciale classifica, dietro alla Serie A, 54:30, Premier League: 54:15, e Bundesliga 53:26.
La Ligue 1 è invece, sempre secondo le statistiche dello scorso campionato, il campionato europeo dove si gioca di più: con un tempo effettivo di 55 minuti e 41 secondi, quasi 5 minuti in più della massima lega spagnola.
Sulla pagine del quotidiano sportivo Marca l'ex allenatore di Real Madrid e Manchester City Manuel Pellegrini, attualmente sulla panchina del Real Betis, ha commentato queste statistiche, avanzando anche qualche possibile soluzione, per rendere il gioco più fluido.
«Troppe pause e simulazioni»
«In una riunione che abbiamo avuto con un comitato formato da alcuni arbitri ci hanno detto che LaLiga è il campionato europeo più lento. I giocatori infatti impiegano più tempo per calciare le punizioni e le simulazioni avvengono con un ritmo incessante», ha riferito il 67enne campione della Premier League nel 2016 col Manchester City prima dell'avvento di Pep Guardiola.
«Dobbiamo intervenire attivamente se non vogliamo che ci vada di mezzo lo spettacolo - ha spiegato ulteriormente Pellegrini - la gente va allo stadio e paga il biglietto perché vuole divertirsi».
Più potere agli arbitri
«Gli arbitri devono controllare e dirigere il gioco mettendo fretta ai giocatori. Per esempio nelle rimesse dal fondo i portieri devono essere messi sotto pressione per giocare la palla più velocemente di quanto accade ora e bisogna punire le simulazioni. Dobbiamo prenderci cura dello spettacolo offerto da questo sport», ha poi concluso l'esperto allenatore del Real Betis.