Questa sera Andries Noppert giocherà la sua quinta partita con la maglia della Nazionale. Il 28enne portiere olandese è decisamente un ospite a sorpresa di questi Mondiali in Qatar. Noi vi raccontiamo il perché.
Con i suoi 2 metri e 3 centimetri, Noppert è il giocatore più alto della Coppa del Mondo. Con quasi il 90% di tiri parati, è anche statisticamente uno dei migliori portieri del torneo. Eppure sarebbe stato facile lasciarlo a casa. La sua chiamata è merito della voglia di percorrere strade insolite del ct Louis van Gaal.
Due anni fa sembrava che la sua carriera fosse destinata a chiudersi in anticipo; tre mesi or sono, non c'era alcun segnale che potesse presagire la sua convocazione per i Mondiali: eppure questa sera sarà lui a difendere la porta oranje contro l'Argentina di Lionel Messi. «È come noi, è un essere umano», ha raccontato il portiere olandese sulla star che dovrà cercare di fermare senza mostrare molta soggezione.
Il lungo e difficile cammino, che alla fine l'ha portato a Doha con la nazionale olandese ha aiutato Noppert a vedere la vita con degli occhi nuovi. «Quando si è piccoli, si sogna la Coppa del Mondo. L'ho fatto, naturalmente. Ma crescendo avevo accantonato i miei sogni perché pensavo che non fossero più realizzabili».
Partito da lontano
Fino all'inizio dello scorso anno, Noppert aveva giocato solo tre partite nella massima divisione olandese. Nell'estate del 2017, aveva fatto registrare tre presenze consecutive per il Breda. In quella parentesi dopo aver subito 10 gol in 270 minuti era stato rimesso in panchina. Anche in Italia, dove in Serie B aveva giocato con il Foggia, si era dovuto accontentare di un ruolo come riserva. Una volta tornato in patria, a Dordrecht, il fisico ha ceduto, lasciando il portiere a fare i conti con degli infortuni: uno alla coscia e due alle ginocchia.
Allora la famiglia gli aveva consigliato di chiudere la carriera. Per un po' di tempo l'estremo difensore aveva preso in considerazione la possibilità di diventare poliziotto. Prima però, aveva voluto provarci per un ultima volta. L'occasione è arrivata grazie a Harmen Kuperus, che conosceva fin dai suoi esordi con l'Heerenveen. Come allenatore dei portieri del Go Ahead, squadra della città Deventer che milita nella prima divisione olandese, nel gennaio 2021 Kuperus ha promosso Noppert.
«Era ancora ferito. Ma sapevo che non sarebbe stato un problema, quindi ho detto all'allenatore che era in forma», ha raccontato Kuperus a «Sky Sports». «Sapevo che aveva la giusta mentalità, la cosa più importante in un portiere. Se a ciò si aggiungono la sua stazza e i suoi riflessi, il suo apporto può diventare incredibile per qualsiasi squadra. Ma bisogna avere l'opportunità di dimostrarlo».
Sotto la guida di Kees van Wonderen, che ha lavorato a lungo anche come allenatore nella federazione olandese, Noppert ha finalmente potuto mettersi in mostra dall'inizio del 2022. L'allenatore ha puntato su di lui, portandolo con sé anche in estate dopo aver cambiato squadra e aver firmato un contratto con l'Heerenveen, città natale di Noppert.
Lo zampino di van Gaal
Noppert è consapevole che normalmente dieci mesi di calcio giocato ad alto livello non sono sufficienti per essere convocato a una Coppa del Mondo. «Ho lottato per il mio sogno. Ma c'era solo un allenatore che poteva portarmi qui, ed è proprio il nostro». Van Gaal non si è mai sottratto a decisioni difficili o impopolari e ora - al suo 36esimo anno da allenatore - non è decisamente cambiato.
L'11 novembre, poche ore prima di annunciare le convocazioni per la Coppa del Mondo, van Gaal aveva informato il 36enne portiere della Nazionale Jasper Cillessen che non avrebbe contato su di lui. Al suo posto ecco tre estremi difensori con un totale - contando tutti assieme - di otto partite internazionali giocate. Anche in questo trio, Noppert non era il favorito per il posto di titolare, dopo aver ricevuto solamente una convocazione e non essere mai sceso in campo con i colori arancioni.
Tuttavia Noppert ha convinto il suo allenatore durante il ritiro, anche grazie al suo modo di fare rilassato ma diretto. È uno sconosciuto nella squadra olandese, sicuramente quello che guadagna di meno, come ha confermato ridendo. «Ma almeno posso camminare in un centro commerciale senza essere riconosciuto».
Ora però le cose sono cambiate, visto che non solo nell'Heerenveen, ma in tutta l'Olanda, e nel mondo, gli occhi sono puntati su Andries Noppert.