La replica piccata della presidente «Evidente contraddizione con ciò che si vede tutti i giorni»

bfi

29.10.2020

Vicky Mantegazza
Vicky Mantegazza

Si ritorna a giocare senza pubblico nel massimo campionato di hockey svizzero. Vicky Mantegazza, presidente dell'HC Lugano, esprime il suo disappunto.

Le misure eccezionali decise ieri dal Consiglio Federale non lasciano scampo all'hockey nazionale: massimo di 50 persone allo stadio, che tradotto significa giocare a porte chiuse.

La lettera firmata dai dodici presidenti dei club di National League, spedita giorni or sono al Consiglio Federale non ha dunque sorbito l'effetto desiderato.

Sul sito dell'Hockey Club Lugano è apparsa la presa di posizione della presidente Mantegazza e del CEO della società sottocenerina. 

«Evidente contraddizione con ciò che si vede giornalmente»

«Sono convinta che, anche durante la pandemia, lo sport debba continuare ad essere praticato davanti ad un certo numero di spettatori, chiaramente con le dovute attenzioni. L’importanza economica e sociale dello sport va oltre il campionato dei professionisti perché riguarda i ragazzi dei settori giovanili, i tifosi, i quasi cento collaboratori a tempo pieno del club, gli sponsor, i partner e l’intera popolazione. C’è un’evidente contraddizione con quanto si vede giornalmente ad esempio in un centro commerciale. Ancora una volta le autorità politiche svizzere non hanno quindi riconosciuto il valore dello sport che nel suo insieme crea in Svizzera circa 100’000 posti di lavoro a tempo pieno. Siamo consapevoli dell’emergenza sanitaria ma la giornata odierna segna una sconfitta non solo per lo sport ma per l’intera società. Senza un vero aiuto finanziario a fondo perso da parte della Confederazione, la decisione di oggi del Consiglio Federale mette seriamente a repentaglio la sopravvivenza dell’Hockey Club Lugano e di tutto quanto rappresenta», questo il messaggio della presidente Mantegazza.

Le parole del CEO Marco Werder

«Nella scorsa estate, sulla base delle decisioni del Consiglio Federale sull’organizzazione dei grandi eventi, abbiamo studiato e messo in pratica un piano di protezione per accogliere i tifosi alla Corner Arena in piena sicurezza che, alla prova dei fatti, è stato più volte lodato dalle autorità politiche e sanitarie. Tanto è vero che non è stato accertato nessun caso di contagio all’interno di una pista di hockey. Abbiamo pianificato finanziariamente il campionato 2020/21, basandoci su una capienza ridotta di 2/3 dei posti seduti in pista e accettato la prospettiva di un deficit a fine stagione di diversi milioni di franchi pur di garantire il futuro del club. Abbiamo compiuto e stiamo compiendo importanti sforzi per ridurre i costi, in modo particolare attraverso trattative concrete con i giocatori, lo staff e tutti i dipendenti per una diminuzione della massa salariale. Le misure odierne del Consiglio Federale riducono in modo importante l’effetto di questo enorme lavoro».

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