
Il Lugano si è aggiudicato anche il secondo derby stagionale.
Nel giorno di Ognissanti i bianconeri hanno scacciato la paura superando l'Ambrì per 3-2 alla Cornèr Arena al termine di una sfida intensa ed emozionante fino al 60esimo.
La squadra di Gianinazzi, in pista senza Kaski, allunga così a 5 la serie di vittorie nei confronti diretti, e soprattutto abbandona l'ultimo posto in classifica salendo a 18 punti.
Quella di Cereda resta dal canto suo ferma a quota 24, ma deve incassare la sesta battuta d'arresto consecutiva in National League e addirittura la 13esima negli ultimi 14 derby disputati.
Morini decisivo
Nonostante un avvio a spron battuto e le tante occasioni da ambo le parti (anche un palo di Heed), il derby è stato sbloccato in chiusura di primo tempo dal rientrante Andersson, perfettamente servito da Marco Mueller.
Il raddoppio è caduto dopo appena 26 secondi nel periodo centrale sulla rapida ripartenza di Granlund finalizzata da capitan Arcobello. Assorbito il colpo, l'Ambrì - che ha pure colpito un'asta - si è gettato in avanti riequilibrando la situazione con Virtanen e Buergler.
Quindici secondi dopo il 2-2 del grande ex, Morini ha però riportato avanti i suoi con un tiro dallo slot risolutore.
«Un buon terzo periodo»
Nonostante l'Ambrì abbia perso il 13esimo derby degli ultimi 14, i leventinesi possono vedere la luce nella prestazione. «Il terzo tempo mi è piaciuto, si è visto il giusto Ambrì», ha commentato Luca Cereda.
La pausa arriverà forse nel momento giusto per i biancoblù: «Heim era uno dei nostri pilastri e lo è ancora. Ma ora che non può giocare è l'opportunità per tutti noi di andare a cercare delle altre alchimie», ha spiegato il coach.
Anche Dario Büergler resta fiducioso per il futuro: «Se continuiamo a giocare con questa energia credo che i risultati arriveranno».
«Tanta emozione»
Se per i giocatori si è trattato del secondo successo stagionale nella sfida stracantonale, per coach Luca Gianinazzi quella di questa sera è la prima gioia della sua giovane carriera contro l'Ambrì: «Sicuramente l'emozione è tanta, è stata una giornata speciale».
«Nel primo tempo abbiamo giocato molto bene - ha proseguito il coach bianconero - mentre nel secondo ci siamo aperti un po' troppo. Nel terzo però abbiamo messo in pista tanto carattere».
Contento pure Giovanni Morini: «Ci sono ancora dei dettagli da migliorare ma comunque vincere un derby è sempre speciale e va bene così».